Quando Marta si unisce a Maria
Come si diventa persone che agiscono sotto il continuo influsso dello Spirito Santo.
Quando, attraverso passi successivi e successive “scelte di Dio” si arriva al punto che Dio stesso prende il nostro cuore e lo “cambia”, incomincia una vita più piena e più grande. Avviene cioè – come dicono i mistici – che Marta si unisce a Maria: è la vita contemplativa unita alla vita attiva, ad una creatività feconda, dove si realizzano magari delle grandi opere che perdurano attraverso i secoli, appunto perché si agisce sotto il continuo influsso dello Spirito Santo.
È un costante crescere in quel «non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2, 20). Si diventa persone che vivono, per così dire, una vita “naturalmente soprannaturale”. Qualunque cosa facciano, incidono. La loro parola acquista un peso, trasforma. A volte basta un saluto per convertire una persona. Quando parlano si sente che è Dio che parla attraverso di loro. Quando prendono delle iniziative, quando realizzano delle opere, quando creano qualcosa rispondendo ai segni dei tempi, ai bisogni della Chiesa e dell’umanità, si avverte che sono ispirate da Dio, trascinate da lui. Perciò fanno opere che segnano la storia e che rimangono.
A qualcuno potrebbe venire la curiosità di sapere dove si è arrivati. Ora, anche se tutti siamo chiamati a questo cammino spirituale, non è che dobbiamo stare lì ad analizzare a quale punto siamo.
Anche perché io ho schematizzato, per riuscire a spiegarmi, mentre nella vita le cose sono più complesse e variegate. Dio non si ripete mai. Le singole tappe possono variare nella loro durata a seconda delle persone, e anche sovrapporsi parzialmente, perché magari per certi aspetti siamo ad un certo punto del cammino e allo stesso tempo già abbiamo cominciato ad assaporare “anticipi” di tappe successive.
L’importante è che ognuno segua la sua strada lì dove Dio lo ha messo e viva con semplicità e totale fedeltà, con radicalità e concretezza il Vangelo. Poi pensa Dio a portarci avanti spiritualmente.
Una cosa certa è che la scelta di Dio è sempre da rinnovare. Magari saremo chiamati ad una terza scelta e poi ad altre ancora, perché la vita in Dio è sempre nuova, inesauribile e piena di sorprese.
(Da: Colloqui. Domande e risposte sulla spiritualità dell’unità, Città Nuova)