Quando le idee non vanno in vacanza

Creatività e aria aperta sono le parole d’ordine per l’estate a misura di bambino. Ma come "affrontare" i compiti  delle vacanze o farli appassionare alla lettura? Ce lo spiega una mamma e nostra corrispondente Elena Granata
Nonni nipoti

La tipica estate noiosa ha delle caratteristiche pressocché costanti: «Le giornate sono tutte uguali, fuori fa troppo caldo e in tv non c’è niente di interessante». Nulla che fa da svegliarino, nemmeno per i bambini. Perché diciamocelo, se non lo vogliamo fare per noi, almeno per loro, i ragazzi, un piccolo sforzo si può fare. 

Sì, si può provare a fare di meglio, cominciando a guardarsi attorno e costruendosi l’estate a portata di bambino con le tante attività che parrocchie e comuni offrono. È così che il tempo può essere sfruttato per dare senso alle giornate scandendo i tempi del gioco e dei compiti delle vacanze, e perché no, anche della lettura come un momento in famiglia. Ma sul "come" qualche consiglio ce l'ha anche Elena Granata, autrice del libretto Ridere in famiglia per Città Nuova, ma soprattutto mamma anche lei alle prese con l’estate.

In estate, con le scuole che si chiudono, il pericolo è che ragazzi si ritrovino senza nulla da fare, davanti alla televisione. Quanto possono essere un valido aiuto oratori, campi scuola o centri estivi?
«Sono un validissimo aiuto per le famiglie. Talvolta una vera ancora di salvezza a cui ricorrere nelle settimane estive in cui i genitori sono ancora impegnati con il lavoro. Possono essere un’occasione per dedicarsi ad attività trascurate durante l’inverno, come lo sport, la vita all’aria aperta, l’arte, il teatro, le lingue. Per i miei figli (6, 8, 11 anni) sono sempre stati un’occasione di autonomia stimolante. C’è un però: spesso si tratta di corsi privati o pubblici che richiedono un contributo economico da parte delle famiglie e in tempi di crisi economica è inevitabile che molte famiglie siano costrette a tagliare anche su queste spese. Rinunciando a esperienze formative fuori dalla famiglia molto importanti».

Quanto la lettura può essere importante per i ragazzi in estate? E cosa sviluppa nei piccoli la lettura, specie delle fiabe?
«La lettura si apprende per imitazione e per abitudine: vedendo leggere i genitori (meglio se tutti e due) e avendo consuetudine e familiarità con i libri fin da piccolissimi. L’estate certo è un buon momento per coltivare alcuni piccoli rituali. Concedersi il tempo di andare in libreria con i bambini, scegliere insieme i libri da portare in vacanza, dare spazio alla lettura nelle ore più calde del giorno o prima di addormentarsi. Senza pedanteria e con libertà. E naturalmente divertendosi. Se ci divertiamo a leggere con i bambini allora sarà più facile che crescano piccoli lettori».

Durante le vacanze però bisogna trovare un po’ di spazio anche per fare i compiti. Come fare perché questo momento sia il meno drammatico possibile?
«Ahimè. Le dolenti note. Difficile non prendere le parti dei bambini quando in giornate di sole, magari al mare, oppure su prati di montagna, o finalmente liberi di stare in giro in bicicletta, ci guardano inorriditi alla proposta di ritirarsi in casa per dedicarsi ai benedetti compiti. Proposta necessaria ma pur sempre indecente! Talvolta i compiti sono visti come troppo compilativi e questo li scoraggia. Allora è necessario inventarsi qualche escamotage: ad esempio, fare i compiti insieme a qualche compagno o amichetto conosciuto in vacanza, stabilire insieme un tempo dedicato ai compiti e affiancarli discretamente leggendo un libro o preparando da mangiare, così che si crei un clima di tranquillità intorno».

Ma l’estate è un momento importante anche per le relazioni familiari. In questo i nonni svolgono un compito delicato ma importante nello stare con i ragazzi. Cosa rende il feeling così speciale tra queste due generazioni? 
«È un istinto naturale, un sesto senso. I bambini hanno un debole per i nonni, li ascoltano, li osservano, spesso raccontano a loro quello che non dicono neanche ai genitori, si sentono liberi. Per i miei figli andare dai nonni è tutto l’anno…“una specie di vacanza”. Il tempo trascorso con i nonni (e qualche volta anche con i bisnonni) resta indelebile nella memoria. Il tempo che i bambini trascorrono con i nonni è il regalo più bello che possiamo fare alla loro infanzia».

I nonni sono dei “cantastorie” per eccellenza. E se invece di essere un momento dove c’è un solo lettore, diventasse un momento condiviso, a due voci, nonni e nipoti? 
«I nonni non hanno bisogno dei libri. Possono raccontare le storie che vogliono, della loro vita, della famiglia, del loro lavoro. Inventarle. Ma soprattutto possono “insegnare facendo”. Insegnare a tagliare un pezzo di legno con una piccola sega, a coltivare un orto, a preparare la pasta fatta in casa o il pane, a pescare, ad andare in montagna, a cucire, a riconoscere i funghi buoni dai cattivi, a riconoscere i nomi delle piante, a riconoscere le stelle. I nonni possono insegnare a leggere il mondo: hanno il tempo e l’esperienza per farlo, trasmettendo alle nuove generazioni il gusto di saper fare qualcosa».

Come ci si può preparare ad una buona vacanza? 
«Le chiamiamo vacanze, ma spesso con i figli piccoli si tratta di fatiche di Ercole. Dopo un anno di lavoro e di corse dobbiamo imparare a muoverci a ritmo più lento, a cambiare le abitudini, a convivere più da vicino. Mica facile. Anzi talvolta nei primi giorni si rimpiange la vita d’ufficio, le riunioni di lavoro, la pausa caffè!!! (non previste in vacanza). Meglio saperlo e allenarci a poco a poco, introducendo già da ora nelle nostre giornate qualche momento di relax, di gioco insieme, di lettura. Siamo animali abitudinari e riposarci e stare bene insieme richiede tempi di adattamento, molta fantasia e un po’ di pazienza».


Qualche idea di lettura da fare insieme, nonni e nipoti, per guardare insieme al mondo con l'editrice Città Nuova: Agresta Salvatore, Pansini Angela , Sorgi Chiara, Africa, 2001Agresta Salvatore , Pansini Angela , Sorgi Chiara, Asia, 2000Agresta Salvatore , Pansini Angela , Sorgi Chiara, Italia, 2000Agresta Salvatore, Pansini Angela , Sorgi Chiara, Oceania, 2001,

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