Quando la vita sorprende

Un ictus. Pochi secondi in cui l'ossigeno non arriva al cervello e  improvvisamente non si muove un braccio o una gamba e irrompe nella quotidianità un dramma o la possibilità di ricercare una nuova armonia, dove l'ordinario ha il gusto della conquista. Una testimonianza
Riabilitazione

Alle volte, quando l’armonia del corpo, per qualsiasi motivo fa cilecca, accompagnata da parole schiaccianti come emorragia celebrale o ictus, si sente un certo smarrimento.

Tutto assume prospettive speciali.

Intanto ti abbandona ogni equilibrio sia di mobilità fisica, che interiore; scopri come tutti alla fine siamo in cordata e abbiamo necessità reciproca anche per le cose più umili.

Ma questo è grande motivo di ridimensionamento, dell’abbandonare concetti come sentirsi capaci e bastevoli a sé stessi. Il tempo si declina unicamente al presente.

Affianco giungono voci chiare di lamento, di dolore, di solitudine senza accorgerti che ogni rapporto vecchio e nuovo ha sapori esotici che ti fa arrivare in terre inattese e attese, ma ricercatamente sicure.

Ogni passo e ogni movimento rinnovato hanno sapore di K2.

Inizia una fase nuova dove non sprecare nulla. Solo così l’armonia ritrova spazio, dentro e fuori.

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