Quando i giovani fanno cinema

L'associazione culturale Cinemazero di Pordenone lancia lo Young Club: un processo di riappropriazione degli spazi cittadini e di stimolo della creatività dei ragazzi
Locandina dell'iniziativa

Anche uno spazio come la mediateca di un cinema può essere uno spazio di incontro per i giovani e gestito dai giovani: succede a Pordenone, dove l'associazione culturale Cinemazero farà partire con il mese di febbraio Young Club. L'idea è nata lo scorso agosto, con la riapertura della mediateca in una sede più ampia e centrale: «Volevamo ripensare questi spazi per offrire dei servizi – spiega la responsabile Elena d'Incà -, e soprattutto che i cittadini si riappropriassero di questi spazi. I giovani in particolare, che più di altri soffrono della mancanza di luoghi di aggregazione; o meglio, di luoghi che possano utilizzare nel migliore dei modi secondo le loro esigenze».

Una riappropriazione che la d'Incà definisce «ribaltata», in quanto l'approccio è partito dal basso: non l'associazione a proporre delle attività, ma i giovani stessi ad incontrarsi e decidere che cosa vorrebbero realizzare con il sostegno di Cinemazero. «L'idea base è creare una comunità di ragazzi tra i 15 e i 25 anni – prosegue – appassionata di arte cinematografica in tutte le sue declinazioni; e saremo poi noi a mettere a disposizione gratuitamente strutture, materiali e competenze che possono servire a realizzare ciò che loro desiderano». Alcune proposte sono state già avanzate dalla trentina di giovani iscritti, come un corso di videomaking, uno di animazione stop motion e uno di critica cinematografica e scrittura di recensioni da pubblicare sul sito di Cinemazero; inoltre l'associazione 99mq – composta da professionisti sotto i 25 anni – ha dato la sua disponibilità ad un corso di recitazione (unica iniziativa a pagamento), e gli spazi della mediateca saranno a disposizione per l'organizzazione di eventi.

Come dicevamo, i giovani iscritti – perlopiù frequentanti gli ultimi anni del liceo o i primi dell'università – sono per ora una trentina; ma nulla vieta che altri si possano aggiungere più tardi, ed avanzare le loro proposte. Del resto, la mediateca offre numerose opportunità per avvicinarsi al mondo del cinema anche a chi ne fosse digiuno: «Non è solo una biblioteca o un luogo dove prendere dvd in prestito – sottolinea la responsabile -, ma un ambiente vivo e vissuto, dove vogliamo che la gente venga perché ci sta bene: abbiamo postazioni per la visione dei film sia da soli che con amici, wi fi, e anche un servizio di streaming gratuito, tramite cui è possibile vedere anche film indipendenti che non hanno distribuzione e non vengono proiettati nelle sale». Il luogo ideale, insomma, per stimolare i giovani alla fruizione e alla creazione di cultura cinematografica: non resta che aspettare e vedere che cosa riusciranno ad inventarsi.

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