Quando critico non vuol dire difficile
Si apre il 25 marzo a Milano Fa' la cosa giusta, la fiera del consumo sostenibile. Una realtà in crescita, che quest'anno vede la partecipazione anche dell'Economia di Comunione
E siamo ormai a otto: dal 25 al 27 marzo si terrà a Milano l’ottava edizione di Fa’ la cosa giusta, la fiera del consumo critico. A quanto pare, la crisi del settimo anno non c’è stata: l’anno scorso (vedi anche l’articolo pubblicato su Città Nuova) 65 mila persone hanno visitato gli stand allestiti da 620 espositori, senza contare i 1400 studenti che hanno preso parte al progetto scuole. Un incremento del 30 per cento rispetto al 2009, che fa ben sperare anche per il 2011.
Tema di quest’anno sarà l’alimentazione sostenibile con la sezione Mangia come parli, in cui 140 espositori – dalle aziende agricole biologiche, ai fornitori di Gruppi di acquisto solidale, alle fattorie sociali e didattiche – offriranno ai 70 mila visitatori attesi “cibo buono e giusto”. Ma anche incontri di approfondimento con esperti, laboratori e momenti artistici, per affrontare temi – come la sicurezza e la sovranità alimentare – già da tempo al centro dell’agenda della Fao. Tra gli scopi c’è anche quello di non raggiungere solo il singolo consumatore, ma anche albergatori, ristoratori e imprese di distribuzione, per incrementare ulteriormente il trend positivo (+ 7,4 per cento nel 2009) registrato dalle vendite di prodotti biologici anche in tempo di crisi: una conferma della crescente consapevolezza in questo senso. Da segnalare inoltre l’iniziativa La cucina fa spettacolo, in cui cuochi, blogger, produttori e semplici appassionati proporranno ricette legate ai cibi locali e all’utilizzo degli avanzi, e Fa’ la spesa giusta, in cui i visitatori potranno ritirare un vademecum per compiere le scelte più oculate tra gli scaffali del supermercato.
Le altre undici sezioni tematiche spazieranno dalla moda critica, all’edilizia e mobilità sostenibile, ai viaggi solidali, ai servizi per le imprese e le famiglie. In occasione dell’anno europeo del volontariato, inoltre, sarà rivolta un’attenzione particolare al terzo settore, con le sezioni dedicate all’economia carceraria, al commercio equo e alla pace e partecipazione. Proprio all’interno di quest’ultima sarà allestito uno stand dell’Economia di Comunione (EdC), che celebra i suoi vent’anni. Un’occasione per le aziende aderenti, grazie alla presenza di alcuni imprenditori e della commissione EdC di Milano, di farsi conoscere e fare rete, portando non soltanto i loro prodotti, ma anche la cultura che ispira il loro lavoro.