Quando affonda anche la speranza

Tragedia a 40 miglia a sud di Lampedusa. Affondato un barcone con centinaia di profughi. Soccorsi a rilento per colpa del maltempo
lampedusa barcone affondato

Un barcone affondato e oltre duecento persone ancora disperse. È questo il bilancio provvisorio dell’ennesimo dramma che si è verificato, nella notte tra martedì e mercoledì, a 40 miglia a sud di Lampedusa. Dei circa 300 migranti che erano a bordo della precaria imbarcazione, soltanto una cinquantina sono stati salvati (nella foto uni immigrato soccorso dai medici italiani). La tragedia è avvenuta nel tratto di mare di competenza di Malta e le operazioni di salvataggio sono state temporaneamente interrotte a causa delle condizioni proibitive del mare forza 6, con onde alte tre metri e un vento molto forte.

 

Appena è stato possibile riprendere le ricerche dei superstiti, sono intervenuti, in aiuto delle autorità maltesi, anche gli uomini della guardia costiera e della guardia di finanza italiane. Con una nota diffusa da Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è detto, anche a nome del governo, «sgomenti. Esprimiamo vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo tunisino. Si tratta di persone disperate, che avevano affrontato il pericolo della traversata pur di raggiungere le nostre coste e migliorare le loro condizioni di vita».

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