Qualità e quantità. La misura in medicina e in psicopatologia
Nella dimensione della «qualità» va situato il problema antropologico, se vogliamo coglierlo nella sua significazione che è infinita. In questa prospettiva, la psicoterapia non è la spiegazione verbale del problema nevrotico o di quello psicotico, posto dal malato, ma è uso della parola, non come veicolo di una spiegazione, in un modo o nell'altro, codificata nei contenuti di uno schema operativo-logico (parola-quantità), bensi come parola-parlante (parola-qualità) e cioè come modalità mondana della presenza-comunicante dell'Io all'Altro, nel senso della «comunicazione interpersonale». La parola non come veicolo di significati già standardizzati, ma come ex-pressione di un «esserci» del medico nel mondo del soggetto nevrotico o psicotico.