Qualità agricola per un mondo senza fame

Al Forum per la salvaguardia della natura si punta a contrastare il deterioramento delle risorse mondiali, a diffondere una corretta gestione dell'acqua, ad affrontare l’abuso o l’uso scorretto di sostanze fertilizzanti e a tutelare la biodiversità
Locandina dell'evento

Approfondire il rapporto tra produzioni agricole, problemi di malnutrizione e modelli di sviluppo, metodi di coltivazione, tutela degli ecosistemi, uso razionale delle risorse, ripensamento dei modelli economico-finanziari. Questi gli impegnativi temi del XI Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura, intitolato “People Building Future. Sfamare il mondo. Alimentazione, agricoltura e ambiente”, apertosi l’8 Ottobre all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli: quattro giorni di dibattiti e confronti, dodici relatori, quattro tavole rotonde, numerose testimonianze dirette dai vari angoli del mondo, cento giornalisti internazionali esperti di questioni ambientali. L’appuntamento, organizzato dall’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord Onlus e dal Comune di Napoli, anticipa i temi che saranno poi al centro, fra pochi mesi, dell’atteso appuntamento di EXPO 2015. Si avvale della collaborazione di molte e prestigiose le organizzazioni: FAO, Caritas Internationalis, Worldwatch Institute, Coldiretti, Bioversity International, UNDP, European Network of Agricultural Journalists e Slow Food.

Inevitabile in apertura un riferimento all’Ebola, già emergenza internazionale: “il virus potrebbe mettere a rischio la sicurezza alimentare di tutto il mondo. Su questo ci sono pochi dubbi”, lancia l’allarme Ren Wang, vice direttore generale del Dipartimento FAO per Agricoltura e Protezione dei consumatori. “La diffusione attuale di Ebola – spiega Wang – non ha precedenti da quando il virus è stato scoperto nel 1975. E i dati evidenziano che si sta diffondendo soprattutto nelle aree rurali dei Paesi africani: questo rappresenta quindi una preoccupazione per la sicurezza alimentare non solo di quel continente ma di tutto il globo. Servono quindi con estrema urgenza degli interventi sia sul fronte dell’assistenza internazionale sia per cercare di ridurre lo shock sui sistemi agricoli a partire dalle aree coinvolte”.

Sottolineando la necessità di una trasformazione radicale del sistema agricolo mondiale, per renderlo effettivamente sostenibile, Wang evidenzia il bisogno di “aumentare la qualità delle coltivazioni perché non appare possibile aumentare le aree coltivate. E questo – precisa – si può fare solo con un dialogo a livello internazionale approfondito e diffuso”. Cinque le direttrici indicate dalla FAO in tal senso: “contrastare il deterioramento delle risorse agricole e idriche mondiali, intervenire sulle pratiche agricole insostenibili, diffondere una corretta gestione dell’acqua per irrigazione, affrontare l’abuso o l’uso scorretto di sostanze fertilizzanti a partire dal fosforo, tutelare la biodiversità in agricoltura a partire dagli insetti impollinatori”. Attualmente sono 63 i paesi in via di sviluppo che hanno raggiunto gli obiettivi del Millennio posti dall’Onu, riducendo la sottalimentazione dal 23%al 14%. E il numero di persone che soffrono la fame sono oggi 800 milioni rispetto al miliardo di inizio secolo. Ma ancora oggi, soprattutto in Africa, a un terzo dei bambini dei Paesi in via di sviluppo non è garantita una nutrizione adeguata. “La malnutrizione – ha ricordato infine Wang – è anche un problema economico. Abbiamo infatti calcolato che essa è causa del 5% dei danni prodotti all’economia planetaria”.

Un Forum di approfondimento di cruciale interesse per ogni istituzione responsabile, in quanto strumento di facilitazione per trasformare le analisi e i suggerimenti degli esperti in politiche pubbliche utili al miglior utilizzo delle risorse naturali.: “è un onore per Napoli poter ospitare per il secondo anno consecutivo i lavori del Forum Greenaccord” commenta il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, che ha aperto i lavori. “Un appuntamento di grande rilievo, con figure di eccellenza, potrà rappresentare anche per la stessa città di Napoli un ulteriore stimolo alle politiche ambientali”. “Quest’anno poi l’appuntamento dell’associazione si arricchisce della presenza – spiega il presidente di Greenaccord Onlus, Alfonso Cauteruccio, – di tanti giornalisti dello European Network of Agricultural Journalists, a sottolineare l’incidenza dei temi ambientali su quelli dell’agricoltura e dell’alimentazione e viceversa: un travaso di professionalità che contiamo serva loro a tenersi aggiornati su temi di scottante attualità e a veicolare in modo corretto e non superficiale le informazioni apprese”.

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