Quali auguri per il nuovo anno?

Cosa augurarci per questo 2014? Prendiamo come modello Gesù: Lui non accumula, non si carica di cose, non ha fissa dimora, non si attacca a quelli che lo seguono e poi, in gran parte, lo abbandonano. E non dimentica mai l'uomo e le sue necessità
Happy New Year

La vita di Gesù è racchiusa fra due nudità: nasce nudo e muore nudo. Tutto il resto della sua vita: parole, azioni, lo si capisce dentro questo quadro.

Proviamo a leggere il vangelo in questa luce e lo vedremo come dettato da uno spogliamento continuo. Gesù non accumula, non si carica di cose, non ha fissa dimora, non si attacca a quelli che lo seguono e poi, in gran parte, lo abbandonano.

È la sua vita, in piena libertà, nell’adesione al Padre e nell’amore agli uomini senza condizionamenti sociali, culturali, politici, religiosi. Solo lo spogliamento totale gli dà la possibilità di vivere così, senza dover scendere a patteggiamenti che lo porterebbero a tradire i suoi ideali e, allo stesso tempo, a tradire l’uomo al cui servizio ha messo tutto se stesso.

L’ha sintetizzato in un’espressione scolpita nella pietra della verità con cui ha definito la legge della vita: “Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà” (Lc 9, 24).

Stiamo cominciando l’anno 2014: auguri, desideri, brindisi, sorrisi (quest’anno un po’ a labbra strette). Quanto ci crediamo a questo nuovo anno di vita?

Gesù ce lo augura buono, senza illusioni né inganni, anche in mezzo a problemi seri e preoccupazioni. Ci dice di guardare a lui, a come ha vissuto. Non c’è altro augurio sincero e realizzabile.

Ci dice che il 2014 sarà felice (proprio così?) se accetteremo la nudità e se sapremo spogliarci. Se invece desideriamo accumulare, salvare noi stessi chiudendoci, sarà un anno perso (e infelice: proprio così!).

Ci invita a rientrare dentro di noi e a domandarci con spietata sincerità come vogliamo vivere. Non a guardare fuori, alla politica, all’economia, alla sociologia…, aspettandoci da esse la soluzione e la ricetta della felicità.

Certo, dobbiamo guardare fuori, ma dopo esserci risolti dentro, in profondità. Allora potremo – e dovremo – dare il nostro contributo, da cui non possiamo esimerci, per il bene comune.

Nudi: l’unica condizione per rapporti veri, per solidarietà disinteressata, per fraternità calda e sincera.

Buon 2014!

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