Quale sindaco per Milano?

La sfida sarà a due ma per capire le tante istanze presenti nella città, facciamo una panoramica dei 9 candidati che mirano a succedere alla carica ricoperta finora da Giuliano Pisapia
Parisi

Palazzo Marino aspetta, neanche poi tanto impaziente, il suo nuovo ospite. Sono gli ultimi giorni a disposizione dei 9 candidati, a guidare la città di Milano, per spiegare ai cittadini i loro programmi. Aggiustare battute e tentare di convincere gli indecisi dell’ultima ora. Poi chi siederà sulla poltrona di sindaco dovrà mettersi al lavoro, non perdere tempo. Anche se l’eredità che lascia Pisapia non è poi così male. Ecco quindi i nomi dei candidati a sindaco e le rispettive liste che li appoggiano.  

 

Stefano Parisi per il centrodestra; a sostegno ci sono Forza Italia (capolista Mariastella Gelmini), Lega Nord (Matteo Salvini), Milano Popolare (Maurizio Lupi), Fratelli d'Italia (Riccardo De Corato), lista civica Parisi Io Corro per Milano (Gabriele Albertini), Pensionati (Carlo Fatuzzo). Dice Parisi nel suo programma elettorale: «Ridurremo il carico fiscale per agevolare la crescita ed elimineremo i regolamenti inutili che rendono impossibile creare impresa e che fanno perdere tempo e ore di lavoro di fronte agli sportelli. Abolizione addizionale IRPEF, dimezzamento dei costi burocratici, servizi e pagamenti 100% online, riduzione della pressione fiscale locale, Imu ridotta per commercianti, startup e artigiani: queste le prime delibere. Un'amministrazione semplice e trasparente aiuta cittadini e imprese a lavorare e produrre. Questa sarà la nostra Milano».

 

Giuseppe Sala per il centrosinistra; sostenuto da Pd (Pierfrancesco Majorino), Beppe Sala sindaco – Noi, Milano (Fiorenzo Galli), Italia dei Valori (Ivan Rota), Sinistra per Milano (Daria Colombo). Nel suo programma la priorità di trasformare Milano nella capitale europea del Welfare. Un progetto capace di unire la vocazione internazionale della seconda metropoli italiana, e lo spirito progressista e solidale con cui la vuole amministrare, fedele a una lunga tradizione cittadina di mutualismo. Il candidato sindaco del centrosinistra vuole adottare incentivi appositi per favorire le nuove attività produttive e consolidare il maggior lascito di Expo, la rinascita del turismo a Milano. Uno dei modi è organizzare nuovi grandi eventi internazionali nel capoluogo lombardo, come il G7 della scienza o il Forum annuale delle Nazioni Unite su nuove tecnologie.

 

Gianluca Corrado del Movimento 5 Stelle ha 3 priorità: ridiscutere gli accordi sugli scali ferroviari, potenziare il trasporto pubblico e recuperare i 204 milioni di crediti inesigibili. L’Area C sarà modificata in una zona a traffico limitato e il ticket di ingresso sarà fatto pagare ai pendolari che entrano a Milano con la macchina. In cambio questi lavoratori avranno la facoltà di viaggiare gratis sui mezzi pubblici del capoluogo. Corrado si dichiara a favore di luoghi di culto islamici, ma contrario a una grande moschea, mentre si definisce entusiasta della possibilità di celebrare un’unione gay.

 

Marco Cappato Radicali con Cappato sindaco federalisti laici ecologisti. Il suo programma prevede di investire nella grande trasformazione ecologica e sociale di Milano dalla mobilità, verde, case popolari, Navigli vendendo le partecipazioni comunali e privilegiando l’azionariato popolare e scorporando reti e strutture di aziende come SEA aeroporti, A2A, Milano Serravalle, MM, Farmacie, Mercati comunali, Sogemi, Milanosport attraverso un grande piano da sottoporre a referendum. Inoltre più democrazia, federalismo e innovazione. Punta su una accoglienza diffusa e integrata nel territorio invece che sulla concentrazione in grandi centri o quartieri-ghetto. Chi vive a Milano deve ricevere formazione sulle nostre regole: no a comunità chiuse che calpestano i diritti, in particolare delle donne. Più libertà, accessibilità e inclusione. 

 

Nicolò Mardegan sostenuto dalla lista Noi per Milano Mardegna Sindaco. Il programma comprende l’Istituto per il servizio civile comunale, la gestione dei beni immobiliari e partecipate del comune, la gestione dei bandi e degli appalti, la mobilità con rispetto dell’ambiente, Milano capitale mondiale delle tecnologie antinquinamento, trasporto e ambiente. Il potenziamento delle pattuglie di quartiere, la creazione di infrastrutture e la sicurezza nei quartieri con misure a sostegno di natalità, infanzia e a supporto degli anziani, attraverso case famiglia. Per i giovani più cultura e intrattenimento. Una Hub dell’innovazione per una città a portata di click. Per l’economia, istituzione di tavoli impresa-comune e ancora gestione dell’edilizia popolare e più attenzione a donne e lavoro.

 

Natale Azzaretto, Partito comunista dei lavoratori. «Per cambiare davvero Milano – dice Azzaretto – bisogna rifiutarsi di pagare il debito di 4 miliardi che il Comune ha con le banche e reinvestire quei soldi in edilizia popolare e politiche per il lavoro, che sono le due vere priorità della città». Inoltre ci vuole più attenzione per le periferie e la riduzione della pressione fiscale «perché Milano è la città più tassata d'Italia». Su Expo, infine, «vanno coinvolte le migliori intelligenze italiane e che siano loro, a partire dalle università, a decidere come utilizzare quell'area salvaguardando quel po' di verde che c'è».

 

Luigi Santambrogio, Alternativa municipale, mette al centro del programma il controllo del potere dal basso. Nella consapevolezza che la questione centrale è l’efficienza della pubblica amministrazione che è tale solo se è sottoposta al controllo democratico dei cittadini. Da questo punto di vista il municipalismo è la politica che assegna al Comune il luogo dell’esercizio più efficace della democrazia e soprattutto della democrazia diretta. Il municipalismo non è antipolitica. È invece l’espressione di una politica alta per una cultura di governo, che non rifiuta il diritto di ciascuno ad avere le proprie appartenenze, ma le mette a disposizione di un progetto collettivo.

 

Basilio Rizzo, Milano in Comune, Basilio Rizzo sindaco Sinistra e Costituzione. Nel suo programma c'è l'attenzione ai temi della legalità, della democrazia, del rispetto della Costituzione, dell'uguaglianza, del lavoro. Per Rizzo è importante anche «seguire quanto detto nell'enciclica del Papa 'Laudato si': Milano nel suo piccolo deve anche cercare di risolvere i problemi legati alla tutela dell'ambiente e alla difesa dei diritti e accoglienza per chi scappa dalle guerre».

 

Maria Teresa Baldini, Fuxia People Maria Teresa Baldini. Il suo programma vuole tutelare l’identità di Milano e curare una città oramai malata. Unica donna a concorrere alla poltrona di primo cittadino con la sua lista vuole dare un contributo di crescita in diversi settori con particolare attenzione alle esigenze delle donne e delle madri che sono protagoniste della nostra società, oltre che depositarie di valori fondamentali per la prosecuzione e la tutela della nostra identità. Donne spesso dimenticate e trascurate nei loro ruoli. «Ho messo insieme una squadra di persone che con il loro impegno civile possano intervenire concretamente nei diversi settori per consolidare risposte concrete ai bisogni reali della gente. Oggi i cittadini sono sempre meno interessati alla politica a causa di interlocutori incapaci e disattenti alle esigenze dei cittadini. Nel grigiore di questa politica, la lista Fuxia People vuole essere un’ondata di colore e creatività».

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