Qualcosa di speciale da sistemare

Qualcosa di speciale

 

 

 

Lui (Aaron Eckhart) insegna ai depressi come superare il dolore. Lei (Jennifer Ariston) non ne vuol più sapere di uomini, e coltiva fiori. Lui è vedovo ma nasconde il dolore, lo esorcizza tramite le sue sedute con la gente che ha perso l’autostima. Lei, incontra casualmente lui nell’albergo in cui tiene il seminario, e si sente attratta.

Due solitudini, due finte rinunce alla vita e all’amore, cui i l destino fa invece cambiare direzione.

Si cercano, si temono, ma alla fine dialogano. E’ faticoso lasciarsi alle spalle il dolore, accettarne le conseguenze. Ma alla fine vale la pena di abbandonarsi ancora all’amore.

Potrebbe essere la solita commediola americana estiva, e invece, accanto all’amabilità della recitazione e al gusto di una narrazione senza pretese, il film diretto da Brandon Camp fa pensare e concludere che nulla può essere definitivo. Con le sue botte e risposte nei dialoghi impegantvi senza esser pesanti, il racconto-metafora non è niente male.

 

Esce il 20 agosto

 

 

Mario Dal Bello

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