Igino Giordani, giornalista, scrittore, eletto tra le fila del Partito Popolare è uno dei padri della costituzione italiana. Amico di Sturzo e di De Gasperi, direttore del Popolo, fu una delle figure centrali nella resistenza italiana e nel dopoguerra. Sposato e padre di quattro figli, conobbe la spiritualità del movimento dei focolari nel dopoguerra e vi aderì con slancio, contribuendo al suo sviluppo in ambito sociale. Morto nel 1981, è in corso la causa di beatificazione.

 

Riportiamo stralci del suo diario del 1946 e del 1955, quando sedeva in Parlamento e al contempo dirigeva l’organo d’informazione della DC.

 

5 aprile Può un uomo politico esser santo? Può un santo esser uomo politico? Prova in te la soluzione del quesito, ora che diventi uomo politico.

 

2 agosto Diffondere santità da un povero foglio di giornale, diffondere santità da un corridoio di passi perduti (un salone di Montecitorio)… Chi compirà questo miracolo?

 

20 dicembre L’importante è santificare tutto ciò che ha rapporto con noi: il pensiero e il costume, l’amore e il sesso, l lavoro e il denaro, la democrazia e la libertà: tutte cose buone se sante, tutte condannate a pervertirsi se orbate di spirito Santo.

26 dicembre Attento che la vita non si aper te un’occasione unica perduta: l’occasione a te offerta per santificarti. Almeno utiliazza quei pochi giorni – o poche ore?- rimasti.

 

1955

16 febbraio Santificarsi non per se, ne per gli altri, ma per Iddio: chè santificarsi vuol dire farsi santo, farsi il Santo, che è Do, mediante la trasformazione in Lui, la quale, sotto l’opera della grazia, si consuma svellendo se da se estromettendo il proprio Io e colmandosi di Dio.