Prova di matrimonio
Non ho mai pensato alla convivenza di qualche mese/un anno prima di sposarsi… Adesso ci sto facendo un pensierino anch’io, perché mi rendo conto per la prima volta con paura che il matrimonio è un per sempre serio. Con la gente imprevedibile e i tempi che corrono forse un breve test con la persona che ami, non è proprio un’idea così abominevole. Anche se il mio desiderio è sempre quello di sposarmi, per sempre. Ho tanti esempi di coppie di amici che naturalmente dopo 1 o 2 anni di vita insieme, quando si sono sentiti pronti, sono convolati a nozze felicemente (anche in chiesa) ed hanno fatto subito una bella famiglia con bimbi, senza troppi freni e paturnie procedurali… Cosa ne pensate?. Lettera firmata Èvero, sposarsi è un impegno serio e un periodo di verifica prima di legarsi definitivamente è indispensabile, ma quale? La convivenza come banco di prova è un fenomeno in crescita e di durata sempre più lunga: non superava 6 mesi, recentemente raggiunge 4 o più anni.Tuttavia, non salvaguarda dal fallimento matrimoniale. Troppo diverse le condizioni psicologiche e, di conseguenza, l’impegno dei due. Per rispondere alla sfida, l’unica garanzia di riuscita, come per la costruzione di un edificio duraturo, è nella solidità delle fondamenta. Ciò significa la necessità di potenziare la preparazione al matrimonio: il fidanzamento. Roba passata? Penso di no. Anche a sentire i pareri degli esperti, vivere con responsabilità i valori in cui si crede aiuta a conoscersi negli aspetti più profondi della persona, troppo spesso celati da quelli intimi e psicologici e affina la capacità di amare.Tutto ciò è la verifica più efficace per decidersi al grande passo… Il matrimonio infatti (come altre realtà della vita) non si prova. Ci si crede e lo si vive. Il fascino che suscita tuttora, nonostante separazioni e divorzi, è intramontabile. In un mondo dove regna sovrano il provvisorio, dove l’attenzione è soprattutto rivolta al vantaggio personale, richiede un cambiamento di mentalità quasi eroico: occorre imparare a vivere al di là dei propri bisogni per entrare in comunione con l’altro.Occorre scorgere nella lunga durata non un rischio, ma l’opportunità di realizzare l’amore vero, costruendolo giorno per giorno.Quando sopraggiungono i periodi difficili, che arrivano per tutte le coppie, sposate o conviventi, la promessa matrimoniale (e il sacramento per chi si sposa in chiesa) aiuta a superarli e prevenirli. Così, la consapevolezza di aver scelto di amarsi col cuore e con la volontà cancella anche la paura del fallimento. Spaziofamiglia@cittanuova.it