Proteste contro l’estremismo di destra in Germania
Da venerdì a domenica diverse centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in numerose città della Germania: contro l’estremismo di destra e la xenofobia. In alcune città, come ad esempio Monaco, la polizia ha interrotto le manifestazioni per motivi di sicurezza perché sono accorse molte più persone di quelle registrate/annunciate. Alle manifestazioni i partecipanti hanno messo in guardia dai pericoli che il partito populista di destra Afd (Alternativa per la Germania) rappresenta per la democrazia.
L’impulso alle manifestazioni è stato un incontro di due dozzine di radicali di destra il 25 novembre in un albergo di campagna a Potsdam, ma questo è diventato noto solo il 10 gennaio. Si dice che durante questi incontri siano stati presentati piani di deportazione di massa degli immigrati. Questo termine eufemistico include l’espulsione forzata di massa dei richiedenti asilo e delle persone di origine straniera – anche se hanno cittadinanza tedesca – che, secondo le interpretazioni estremiste di destra, “non sono sufficientemente assimilate” nella società. Un progetto che contraddice la Costituzione della Repubblica Federale e contro il quale ora si ribellano centinaia di migliaia di cittadini tedeschi. All’incontro con gli estremisti di destra avrebbero partecipato alcuni politici dell’Afd, due politici della Cdu (cristianodemocratici), alcuni rappresentanti della cosiddetta “Unione dei Valori” e l’ex capo del Movimento Identitario estremista di destra in Austria, che ha tenuto la conferenza chiave sull’argomento.
Da un lato centinaia di migliaia di persone protestano contro l’estremismo di destra e contro l’Afd, dall’altro lato l’Afd trova sempre più sostenitori. Il prossimo settembre si terranno le elezioni regionali nei Länder della Germania orientale, Sassonia, Turingia e Brandeburgo. L’Afd potrebbe ricevere il maggior numero di voti in tutti e tre. Gli attuali sondaggi vedono il partito in vantaggio nel Brandeburgo con il 28%, in Turingia con il 34% e in Sassonia addirittura con il 37%, sebbene questo partito sia monitorato dall’Ufficio per la tutela della Costituzione. Le elezioni nei tre Länder e quelle del Parlamento europeo di giugno potrebbero provocare un forte spostamento a destra in Germania.
La crescente popolarità dell’Afd dimostra che molte fasce della popolazione criticano il governo del cancelliere Olaf Scholz, una coalizione di socialdemocratici (Spd, “rossi”), liberali (Fdp, “gialli”) e dell’Alleanza 90/Partito dei Verdi: In un sondaggio di una settimana fa, tre quarti dei tedeschi hanno espresso insoddisfazione per il lavoro del “governo semaforo”!
Due nuovi partiti vogliono approfittare dell’insoddisfazione per la politica del governo degli ultimi anni: solo l’8 gennaio Sahra Wagenknecht, politica di lunga data del partito “La Sinistra”, ha fondato un nuovo partito insieme ad altri membri di questo partito, “l’Alleanza Sahra Wagenknecht” (Bsw). Un altra fondazione di un nuovo partito è già stato concordato: l’associazione conservatrice di destra “Werteunion” (Unione dei valori), esistente dal 2017, diventerà un partito con lo stesso nome. La “Werteunion“ è guidata da un anno dall’ex presidente della corte costituzionale, Hans-Georg Maaßen. Contro di lui è in corso un processo di espulsione da parte della Cdu. La direzione del partito accusa Maaßen di usare ripetutamente “un linguaggio dall’ambiente degli antisemiti e degli ideologi della cospirazione, comprese espressioni nazionaliste”.
A seguito delle recenti guerre e crisi, la sensibilità politica dei tedeschi è caratterizzata da un’insicurezza a cui il governo, che appare diviso, non riesce a contrastare poiché mette ripetutamente in discussione le proprie decisioni. Tuttavia, la notizia che gli estremisti di destra stanno cercando di fare piani per trasformare la società in modo radicale ha alimentato tra molti cittadini i timori che un Afd in continua crescita possa portare il paese verso un futuro oscuro, nazionalsocialista, senza libertà -e stanno mostrando che vogliono impedirlo a tutti i costi.
Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre riviste, i corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it