Protagonisti delle sale, il Vangelo e il maghetto

Fine settimana ricco di novità cinematografiche, un po’ per tutti i gusti. Dal fantasy alla commedia, dallo spirituale allo storico
Io sono con te film
Vi proproniamo due dei principali lungometraggi che questo fine settimana usciranno nelle sale

 

Harry Potter e i doni della morte E’ la prima parte della conclusione della saga sul “maghetto”, che chiuderà a luglio 2011 definitivamente (si crede, perché i fan sperano in nuove avventure). Non è un film per bambini, diciamolo subito. L’horror vi gioca una parte notevole, supportato come sempre da straordinari effetti speciali che rendono alcuni momenti terrorizzanti. Il punto centrale è lo scontro tra Harry e Voldemort, ovvero il bene e il male. Quest’ultimo, forza oscura che pervade la società sembra ogni momento sul punto della vittoria. Agisce anche all’interno dei tre amici inossidabili, facendo sì che tra Harry e Ron si scateni la gelosia di quest’ultimo per Hermione e si allontani, anche se per poco, dal gruppo.

 

Sono soli, i tre amici, soprattutto nella seconda parte del film, la migliore. Il bisogno della famiglia, il senso dell’orfanezza, l’angoscia per i l futuro pongono problemi ai ragazzi che stanno combattendo l’ultima grande battaglia contro Voldemort. Horror gotico, trhiller metafisico, un po’ di sano humour condiscono un kolossal di oltre due ore, in cui, come recitazione, brilla l’Hermione di Emma Watson.

 

Lui è con me Guido Chiesa, cattolico dubbioso, ha avuto il coraggio di esplorare il “vangelo dell’infanzia” di Cristo, attingendo da Luca e da qualche apocrifo. Operazione difficile, data la scarsità dei documenti e la possibilità di divagazioni fantasiose e interpretative. Chiesa, incentra il racconto sulla figura di Maria, che diventa il simbolo dell’amore e della sua capacità di educare in modo “diverso” ed anche opposto alle consuetudini un bambino speciale come Gesù. Anzi, il regista sembra voler suggerire come alcune delle prese di posizione del Cristo adulto – nei confronti della donna, degli emarginati, della legge- gli siano state istillate dall’esempio della madre, con cui ha una familiarità unica. Maria infatti è una quattordicenne già matura, che col solo sorriso dice verità profonde. Girato in Tunisia, protagonista una ragazza non professionista che sa realmente pascolare un gregge, mungere, fare il pane…, il film rievoca con verosimiglianza l’ambiente palestinese, illuminato da un chiarore intenso e da una notevole polifonia coloristica.

 

Il personaggio di Giuseppe fa da sfondo e la sua personalità di uomo “giusto” che gradualmente arriva a comprendere qualcosa del figlio è indagata con acume psicologico: la panoramica dall’alto che riprende l’incontro dei genitori con Gesù sulla spianta del tempio allude al dialogo con molta più efficacia che se si fossero udite le parole. Chiesa non tace il mistero insito in questa storia, ma lo racconta con silenzi, sorrisi e brevi frasi di grande rispetto. Perciò i l film è adatto a tutti, credenti e no, come spunto di indagine e di riflessione serena, come l’atmosfera che vi si respira.

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