Promotori di uno “Sport per tutti”

A Monfalcone, Gorizia, un'associazione sportiva coniuga successi nazionali ed internazionali con il volontariato, in una scuola di vita che coinvolge centinaia di studenti.

Una realtà di provincia, ma dai coraggiosi obiettivi e dai grandi traguardi: questa è “Sport x All – Sport per tutti – Hans Herlacher Team”, associazione sportiva di Monfalcone (Gorizia) che da qualche anno si è distinta a livello nazionale ed internazionale non solo per i traguardi dei suoi atleti, ma anche per l’ottima organizzazione delle competizioni internazionali che hanno fatto tappa nel Friuli Venezia Giulia e, ancor di più, per i valori di cui si fa promotrice nella comunità locale e nelle scuole.

«Siamo partiti quattro anni fa – ci racconta Donatella Manià, attuale presidente – con l’intento di promuovere lo sport, in particolare lo sci alpino, garantendo pari possibilità per tutti, persone normodotate e persone disabili, e con un’attenzione ai più giovani. Facciamo allenamento insieme, perché questo stare insieme è un valore di crescita non solo per gli atleti, ma per l’intera comunità».

Infatti, in occasione di competizioni importanti come i Mondiali paralimpici di Tarvisio e la Coppa Europa di Sella Nevea, Sport x All è riuscita a coinvolgere centinaia di studenti. «Per i giovani – aggiunge Manià – assistere alle gare di sci paralimpico è un’enorme scuola di vita. Vedere che questi atleti si lanciano in imprese agonistiche così grandi, fa capire loro che tutti possono provare a mettersi in gioco. Purtroppo questi eventi non hanno la stessa visibilità e partecipazione delle gare per normodotati, per questo crediamo sia importante che i giovani vengano e vedano». Gli incontri e i laboratori nelle scuole, proposti nel corso di quest’anno, sono culminati, anche, in un emozionante incontro con la campionessa Nicole Orlando.

Nelle file di Sport x All – che si pregia di avere come allenatore l’ex atleta e guida internazionale Paolo Tavian – gareggiano Melania Corradini, 31 anni, trentina, pluricampionessa dall’età di 15 anni, che quest’anno si è aggiudicata la Coppa Europa, ma vanta anche la partecipazione a tre edizioni delle Paralimpiadi (oro a Vancouver 2010) oltre a una serie di titoli mondiali ed italiani (l’ultimo conquistato di recente nello slalom gigante) e Martina Vozza, 14 anni, originaria della provincia di Gorizia, che ha debuttato con due ori ai campionati italiani del Monte Cimone nello Slalom Speciale e nel Gigante.

«Quest’anno ho davvero vinto tutto» ci racconta Corradini, che gareggia nella categoria “Standing”, «il mio obiettivo principale, però, erano le Paralimpiadi in Corea, ma per le scelte degli allenatori e della Federazione la mia partecipazione non è stata possibile» precisa, con un pizzico di rammarico. Eppure Corradini è sempre carica e determinata: «Non bisogna sentirsi mai arrivati e stare sempre con i piedi per terra: è importante ricordarsi sempre da dove si è arrivati».

Una saggezza preziosa anche per le giovani generazioni, alle quali lei suggerisce di «ascoltare le persone con più esperienza e chiedere sempre consiglio. Perché per fare una buona carriera bisogna essere seguiti bene e, possibilmente, da una persona appassionata e disinteressata». Senza dimenticare l’importanza della famiglia. «Questo vale per tutti gli atleti – incalza Corradini – lo sci alpino è uno sport individuale e avere la famiglia al proprio fianco è davvero fondamentale. Non si tratta di essere “viziati” o “mammoni”, ma di gareggiare più leggeri». E poi ci racconta di come sua madre – che ha lasciato il lavoro per seguirla al meglio – abbia imparato a prepararle gli sci per le gare.

Martina Vozza gareggia nella categoria “Visually Impaired” insieme a Giovanni Bianchini, la sua giovane guida: «Quest’anno volevo vincere e voglio continuare a farlo perché il mio obiettivo sono le Paralimpiadi in Cina tra quattro anni – afferma con determinazione da vendere. – Ho dovuto fare dei sacrifici per poter seguire bene anche la scuola, ma si può fare. E sono grata a Giovanni perché sa tirare fuori il meglio da me». Ma ricorda con gratitudine anche Tommaso Pilat, che le ha fatto da guida in alcune occasioni.

Molto riservata, Martina non ama parlare molto della sua attività sportiva, nemmeno con i coetanei: «Non sono una che fa molta pubblicità, ma quelli che sanno cosa faccio sono contenti per me. Ciò che dico sempre è di provare, perché tutto è possibile se si vuole».

Vero motore di Sport x All è, lo ricordiamo, il volontariato: «Sono i volontari, anche molto qualificati, che garantiscono la continuità e la qualità del nostro operato: un valore aggiunto che – conclude Manià-è per noi uno stile di azione. La “retribuzione” è tutta in impagabili esperienze di vita».

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