Disabilità e autonomia

Il progetto Vela - Verso l'Autonomia sperimenta soluzioni innovative per l’autonomia e la piena inclusione sociale, abitativa, lavorativa e culturale

«Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande». Lo sosteneva un piemontese speciale come Adriano Olivetti, e lo stanno sperimentando, dal 2014, altri piemontesi molto speciali che hanno creduto nel loro sogno: i promotori del progetto Vela-Verso l’autonomia.

Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) e attuato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, il progetto ha coinvolto nel territorio del Cuneese gli enti locali, le Asl, le Comunità montane, i consorzi, i rappresentanti delle cooperative sociali e delle associazioni della provincia.

Partito dopo un percorso di progettazione partecipata, Vela-Verso l’autonomia è una realtà che sperimenta soluzioni innovative per l’autonomia e la piena inclusione sociale, abitativa, lavorativa e culturale nella comunità, dei giovani con disabilità intellettiva.

Il sogno è quello di dare attuazione alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che sancisce «il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone» e promuove l’adozione di «misure efficaci e adeguate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società».

Un progetto le cui azioni, come sostenuto da Cecilia Marchisio e Natascia Curto dell’Università di Torino, sono state finalizzate alla costruzione di percorsi di vita indipendente basati sul classico principio del movimento internazionale delle persone con disabilità Niente su di Noi senza di Noi, e che, tramite il coinvolgimento delle persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie, è divenuto «una vera iniziativa di sviluppo di comunità. Intendere infatti i giovani con disabilità intellettiva come propri cittadini a pieno titolo è un modo per far crescere la comunità, perché una comunità che diventa capace di sostenere la vita indipendente di chi al proprio interno è in difficoltà, è una comunità dove tutti stanno meglio».

Come? Per esempio: attraverso la formazione delle famiglie e delle persone con disabilità fin dall’infanzia, con percorsi di accompagnamento personalizzato all’abitare indipendente, con azioni di tutorato per l’acquisizione di competenze lavorative adeguate a rendere efficace e duraturo l’inserimento lavorativo, attraverso attività di promozione culturale rivolte a tutta la cittadinanza.

Da quel 2014, sono tante le vite accompagnate verso l’indipendenza. Come, per esempio, quelle di Fabio e Matteo, ai quali è stata dedicata anche la web serie in dieci puntate “A Vela Spiegata”.

La serie, ideata e diretta da Enrico De Santis e Alessandro Salvatore, di Progetto Bifronte ha ottenuto più di 8000 visualizzazioni sul web e racconta con leggerezza il percorso fatto dai due ragazzi, accompagnati dalle loro educatrici, verso l’autonomia.

«L’impegno della nostra Fondazione su questi temi continuerà anche nel 2017, – racconta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo – con l’obiettivo di sostenere le famiglie e coinvolgere sempre più le Istituzioni del territorio, per far sì che il diritto alla vita indipendente sia davvero per tutti».

In particolare, se, da una parte, la Fondazione continuerà a lavorare per sviluppare la vita autonoma a partire dall’infanzia, dall’altra, ha già aperto il confronto con le realtà socio assistenziali locali per poter lavorare con e per le persone adulte con disabilità intellettiva, non direttamente coinvolte nel Progetto Vela.

 

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