Primo maggio, appuntamento a Loppiano con #Daretocare
Torna il primo maggio e, nonostante la pandemia o forse ancor più per questo, torna il messaggio di speranza e di fratellanza universale del Primo maggio di Loppiano la cittadella del Movimento dei Focolari in provincia di Incisa Valdarno in Toscana. La manifestazione si svolgerà on-line diventando, a tutti gli effetti, un evento internazionale, non solo per le diverse nazionalità che compongono lo staff e che sono rappresentate dai protagonisti che animeranno il palco con le loro storie e le performance artistiche, ma anche perché per la prima volta sarà tradotto in 4 lingue (inglese, francese, spagnolo e portoghese), raggiungendo potenzialmente una platea più vasta e mondiale.
Il titolo del Primo maggio, “#daretocare”, è anche il titolo della Settimana Mondo Unito 2021 (SMU), il festival internazionale promosso dai giovani dei Focolari che si svolge ogni anno nella prima settimana di maggio, e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui temi della pace, della fratellanza e dell’unità.
“#daretocare”, ovvero “osare prendersi cura”, è anche lo slogan e l’hashtag della campagna di sensibilizzazione e azione lanciata dai giovani dei Focolari, in collaborazione con il Movimento Politico per l’Unità, in seguito alla crisi sanitaria e socioambientale, generata dalla pandemia, per l’anno 2020-2021.
«La pandemia ha tolto a ciascuno di noi la bellezza e la potenza delle relazioni sociali nella loro fisicità e tenta di ridarcele in modo virtuale. Questo, però, non ci soddisfa appieno: la solitudine, la chiusura, il non prendersi cura di sé, anche la rabbia, dominano o rischiano di dominare la quotidianità di ciascuno di noi, – ci racconta Juan Diego Turatti, uno dei giovani organizzatori della manifestazione – non possiamo negarlo, ma nel buio la luce può risaltare di più…».
Che cosa è questa luce? La proposta che viene dai giovani del Primo maggio di Loppiano è quella di osare, cioè di avere il coraggio di fermarsi, di ascoltare, se stessi e i bisogni di chi abbiamo intorno, e poi uscire dalla situazione di stallo in cui possiamo essere caduti in questo periodo di Covid, perché c’è un mondo che ha bisogno di maggior cura, di relazioni più profonde, di guarigione.
Con testimonianze, teatro, musica e spettacolo, la manifestazione del Primo maggio vuole essere una sorta di messaggio, affidato simbolicamente ad uno scrigno-capsula del tempo, destinato all’umanità del 2031.
Nello scrigno, oltre alle cose preziose raccolte durante lo spettacolo, ci sarà spazio per l’impegno di ciascuno nell’andare oltre il negativo di questo momento, per contribuire alla fioritura di una società più sana, fraterna e di un mondo più degno, per ogni essere umano.