Primo gennaio: cristiani in Cina
Sveglia all’alba, corsa sotto la neve alla chiesa cattolica principale di Ürümqi dedicata a Maria Immacolata – per prudenza e modestia, non si vuole che sia chiamata cattedrale –, assistere alla messa di Capodanno delle sette! Fuori ci sono 18 gradi sotto zero, dentro più o meno si raggiungono i zero gradi. La chiesa è nella penombra, e la ventina di presenti sta recitando una preghiera che assomiglia tanto al rosario. Sono 10 mila i cristiani nello Xinjiang, un terzo dei quali abita il capoluogo Ürümqi. Venti sono i preti, altrettanti i seminaristi e una trentina le suore. Un centinaio sono i battesimi all’anno, sostanzialmente necessari a compensare i numeri delle morti dei cattolici.