Primo atto di un processo di dialogo

Radio e televisione hanno trasmesso in diretta per ore la prima riunione tesa a placare lo scontro in atto tra opposizione e Governo venezuelano. Il papa ha mandato una sua missiva invitando a far prevalere la concordia sul conflitto
Carnevale nel mondo
Il processo di dialogo tra Governo e opposizione in Venezuela ha mosso i suoi primi passi con una lunga seduta iniziata alle 20 dell'altra sera e durata varie ore, trasmessa a reti unificate di radio e televisione. Erano presenti, come testimoni e facilitatori del processo, i ministri degli esteri di Ecuador, Brasile e Colombia ed il nunzio apostolico in Venezuela, Aldo Giordano, latore di una lettera di papa Francesco, nella quale il pontefice auspica che nel riconoscimento reciproco delle diverse posizioni il dialogo possa far prevalere l'unità sul conflitto.

 

Nove i rappresentanti del Governo chavista e dieci i delegati dei principali partiti di opposizione riuniti nella Mud (Mesa de Unidad Democratica), tra i quali anche alcuni che in un primo momento non avevano avuto fiducia nella proposta negoziata dalla comissione dei ministri degli Esteri inviata dalla Unasud (unione dei Paesi sudamericani).

 

Hanno preso la parola esponenti come l'ex candidato alla presidenza, Henrique Capriles, sconfitto dal presidente Nicolas Maduro nell'aprile del 2013 per uno strettisimo margine di voti. Capriles ha messo in chiaro di non essere a favore della violenza né di un colpo di Stato. «Con le elezioni di quel 14 aprile il Paese, ha affermato, è cambiato lo si voglia riconoscere o no. O cediamo nelle nostre posizioni intransigenti, e cerchiamo davvero un dialogo, e in questo la maggiore responsabilità è vostra (del Governo), e si produce un cambiamento, oppure la situazione esplode. Ed io spero che cambi», ha affermato con energia Capriles. Gli interventi si sono susseguiti alternando un rappresentante dell'opposizione ed uno del Governo. Erano presenti anche tre governatori, tra i quali lo stesso Capriles.

 

Da parte sua, il presidente Maduro ha espresso la sua disponibilità a discutere dei vari temi. «Esistono le condizioni perché l'opposizione possa protestare tutte le volte che lo desidera, non abbiamo problemi a discutere su tutte le questioni», ha affermato il presidente, protestando per la violenza come metodo politico e chiedendo alla MUD una condanna esplicita di questa.

 

Trattandosi di una prima riunione, i temi presentati sono stati numerosi. Si è partiti dalla situazione attuale del Paese, dalla crisi economica, dalla sicurezza, ecc. La MUD ha anche presentato un progetto di legge di amnistia per i detenuti politici. La proposta è di convocare riunioni ogni martedì.

 

Siamo al primo atto di un dramma nel quale convergono le tematiche che dovranno poi essere affrontate nel corso del suo sviluppo. Ma intanto vale la pena rilevare quanto sia positivo intervento dell'Unasud per mettere fine a uno scontro che sarebbe potuto degenerare ulteriormente, nel quale le parti (opposizione e Governo) erano entrate in una escalation di eccessi.

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