Prevent4Work: la sfida di un progetto europeo

I disturbi muscolo-scheletrici rappresentano la causa maggiore di assenza sul lavoro e di incapacità permanente: un progetto europeo per prevenirli e monitorarli, grazie al supporto decisivo dell’Italia

 

I disturbi muscolo-scheletrici (in sigla WMSD) rappresentano oggi la causa maggiore di assenza sul lavoro e di incapacità permanente e incidono per 240 miliardi di euro (fino al 2% del PIL mondiale). Come conferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono causati da un insieme di fattori di rischio (postura scorretta, stress, dolore cronico, ecc.) che necessitano di una metodologia finalizzata alla prevenzione delle abitudini sbagliate. Di fronte a questo scenario, una risposta di caratura europea coordinata da partner provenienti da Danimarca, Italia e Spagna, nell’ambito del programma Erasmus+, vede avanzare con successo il progetto Prevent4Work, orientato a offrire gratuitamente materiali educativi, strumenti m-health, contenuti audiovisivi e corsi e-learning incentrati sulla prevenzione olistica, sviluppati su misura per le esigenze di ogni tipo di utente (lavoratori, studenti, medici e imprese) e fruibili gratuitamente.

 

Il progetto nasce dalla cooperazione europea tra mondo accademico, istituzioni ospedaliere e imprese esperte nella digital transformation, riunite insieme nell’Osservatorio Prevent4Work, rete innovativa sorta anche in virtù dell’approfondita analisi pubblicata dall’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) nel 2017, secondo la quale il 25% dei lavoratori europei lamenta dolori muscolo-scheletrici, che nell’85% dei casi interessano schiena, collo, spalle e arti superiori.

Il prezioso materiale di studio e analisi, comprensivo di corsi di aggiornamento professionale e programmi di formazione per istituti di istruzione superiore, imprese, formatori e professionisti di molteplici settori, sarà accessibile dopo le azioni pilota attraverso una app mobile (mhealth app sia per piattaforme iOS che Android) ed una piattaforma online (mhealth training platform) che consentiranno alle istituzioni partecipanti di estrarre dati relativi ai diversi fattori di rischio (attività fisica, alimentazione, qualità del sonno, fattori psicosociali, ecc.) al fine di produrre programmi educativi su misura per le esigenze di ogni lavoratore.

 

Per farsi un’idea, sul sito web e sul canale YouTube del progetto sono già disponibili gratuitamente 25 episodi che trattano argomenti quali disturbi alla cervicale, lombalgia, dolori cronici e azioni mirate sul posto di lavoro. Tra i protagonisti decisivi per il progetto Prevent4Work, l’italiana VITECO, società catanese specializzata in e-learning del cluster di aziende JO Group, la quale, grazie al supporto di Moka Adv, si occupa di realizzare ben 60 video medicali e di promuovere tutte le attività online con azioni mirate di digital marketing. Coordinatrice del progetto è l’Università San Jorge di Zaragoza, mentre gli altri partner sono l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, l’University College of Northern Denmark, l’Università di Aalborg in Danimarca, INP Formaciòn e Geoslab in Spagna.

 

Dopo il primo convegno tenutosi lo scorso 15 Novembre a Milano con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui WMSD e presentare nuove idee su come affrontarne le patologie correlate, il progetto Prevent4work prevede altri due congressi: in Danimarca, nel prossimo ottobre (o in videoconferenza qualora le restrizioni causate dal Covid-19 continuassero), e in Spagna, nel novembre 2021. Utilizzando i big data archiviati a conclusione di tutto il progetto, Prevent4Work consentirà di arricchire notevolmente tutto il sistema di studio in materia: ne costituisce già un esempio l’articolo scientifico “Education as a strategy for managing occupational-related musculoskeletal pain: a scoping review”, il quale presenta un’ampia panoramica delle risorse disponibili per gli operatori sanitari e il pubblico in generale per quanto riguarda il dolore muscolo-scheletrico legato al lavoro, mappando le risorse educative esistenti per la gestione dei WMSD e gli effetti dell’attuazione di tali strategie educative, sia per utenti che per operatori. Al fine poi di offrire maggiori evidenze, valutare i risultati e adattare gli strumenti a ciascuna situazione lavorativa, il progetto prevede anche lo sviluppo di un questionario atto a rilevare i fattori relativi allo sviluppo di WMSD e quindi a identificare i soggetti a rischio per indirizzare le strategie di prevenzione secondo un approccio olistico.

 

Mario Agostino

 

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