Premiate le offerte aglia enti non profit
Finalmente il Fisco premia la generosità dei cittadini, permettendo loro di risparmiare sulle imposte dovute se donano a enti non profit. In particolare, le offerte in denaro o in natura alle Onlus (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale) e alle Associazioni di promozione sociale, sono diventate deducibili dal reddito con il limite del 10 per cento del reddito complessivo dichiarato e con il limite massimo di euro 70 mila annui. Ciò vale dal 17/3/2005, sia per le persone fisiche che per le società, e non è soggetto a particolari formalità; quindi l’offerta può anche essere versata in contanti. Infatti l’art. 14 del Decreto Legge 14/3/2005 n. 35, convertito nella Legge 14/5/2005 n. 80, ha aggiunto la nuova deduzione del 10 per cento, pur lasciando sempre possibili le precedenti agevolazioni: per le persone fisiche il limite è di euro 2.065,83, ma l’importo è detraibile dall’imposta nella misura del 19 per cento e va versato solo tramite banca o c/c postale; per le società sono deducibili importi fino al 2 per cento del reddito imponibile o, in alternativa, fino a euro 2.065,83. È evidente che, salvo casi particolari, non vale più la pena di applicare le vecchie agevolazioni. Si ricorda che le Ong (Organizzazioni non governative) riconosciute dal Ministero degli Esteri (come l’Amu), le Associazioni di volontariato riconosciute dalle Regioni e le Cooperative sociali sono Onlus di diritto e pertanto fanno godere ai loro offerenti l’agevolazione prevista dalle nuove norme. Pertanto, se, per esempio, ho un reddito complessivo (rigo RN1 del Mod. Unico o somma dei redditi lordi del Mod. 730: rigo 6 del Mod. 730-3) di euro 30 mila posso fare una offerta del 10 per cento del mio reddito e cioè euro 3.000; avrò quindi un imponibile di euro 27 mila sul quale dovrò pagare un’imposta del 33 per cento. In conclusione pagherò in meno di Irpef euro 990, cioè il 33 per cento di 3.000. Queste offerte sono anche garantite dal fatto che l’Onlus beneficiaria e i suoi amministratori sono responsabili in solido in caso venga riscontrata l’insussistenza dei suoi caratteri solidaristici e sociali. Ci sembra che questa nuova agevolazione vada nella giusta direzione, e possa dare nuovo slancio alle offerte alle Onlus che svolgono un’attività altamente meritoria e che spesso si sostituiscono allo stato in molte attività sociali. Antonio Ognibeni