Predicatori in ascolto del popolo (Evangelii Gaudium 145-159)

Come si prepara un'omelia? Il pontefice consiglia ai preti di ascoltare le esigenze dei fedeli, per rendere piacevole l'omelia e far sì che diventi uno strumento di conversione

*145-159 – Predicatori in ascolto del popolo

Dopo il capitolo sull’omelia, ancora uno sulla sua preparazione. Il papa chiede che i predicatori dedichino tutte le settimane un tempo personale e comunitario a questo compito. Francesco non si accontenta di aver dedicato un apposito capitolo sull’omelia (cf 135-144): «Con molto affetto desidero soffermarmi a proporre un itinerario di preparazione per l’omelia» e consiglia di dedicare «un tempo prolungato di studio, preghiera, riflessione e creatività pastorale».

Il miglior riferimento di questa raccomandazione è proprio lui, il predicatore Francesco, anche se si riferisce in questo capitolo tante volte alla Evangelii nuntiandi di Paolo VI.

La preparazione della predica richiede «un tempo personale e comunitario». Comincio col lato comunitario: «Che buona cosa – con queste parole il papa conclude il capitolo – che sacerdoti, diaconi e laici si riuniscano periodicamente per trovare insieme gli strumenti che rendono più attraente la predicazione!». Già questo basterebbe, mi pare, per ogni predicatore di ricominciare… insieme!

Il papa raccomanda di «porsi in ascolto del popolo, per scoprire quello che i fedeli hanno bisogno di sentirsi dire» affinché «la Parola possa risuonare con forza nel suo invito alla conversione, all’adorazione, C». Durante i miei studi omiletici mi hanno detto di leggere il giornale più diffuso per raggiungere i fedeli. Confesso che mi piace molto di più – come dice Francesco – di essere «un contemplativo della Parola ed anche un contemplativo del popolo (…) prestando attenzione al popolo concreto al quale si rivolge».

Il predicatore deve – passiamo allora all’altro aspetto – «sviluppare una grande familiarità personale con la Parola» ed esserne testimone. Questo esige attenzione, tempo, interesse, dedizione alla Parola, per lasciarsi penetrare dalla Parola «prima di trasmetterla». Infine riceviamo in mano alcuni strumenti pedagogici: «Cercare il modo adeguato di presentare il messaggio», parlando con immagini e usando un linguaggio semplice e positivo.

Domenica potrò subito metterlo in pratica. Che occasione!

Klaus Hofstetter
tedesco, resp. dei Movimenti parrocchiale e diocesano dei Focolari

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