Povertà, che fare?
Dal kit multimediale Zero Poverty, una coedizione Caritas italiana e Città Nuova, la proposta di un'azione concreta a favore delle famiglie in difficoltà.
Voci di speranza: l’emporio solidale
A Parma, sulla scia di altre esperienze italiane (promosse dalle Caritas di Prato, Roma, Pescara), sta per essere inaugurato «un servizio integrato di accoglienza, dove a fianco della fornitura di beni di prima necessità vi saranno spazi e tempi dedicati, in una logica di rete, al raccordo/orientamento con i servizi socio-assistenziali pubblici e privati e alla costruzione di relazioni e legami interpersonali».
Il progetto, promosso da 24 onlus tra cui 18 associazioni di volontariato che operano nel campo della solidarietà e dell’assistenza ai poveri, si rivolge in particolar modo ai nuclei familiari in difficoltà, soprattutto a coloro che si trovano in condizione border line in ingresso rispetto ad una condizione di povertà conclamata. Il servizio prevede un approccio che integra la fornitura gratuita di beni di prima necessità con l’orientamento e la facilitazione all’accesso ai servizi socio-assistenziali e anche con animazioni ricreative e formative per ridurre il rischio d’isolamento.
L’Emporio è in grado di funzionare grazie ad una serie di donazioni di alimenti raccolti presso le aziende e soprattutto attraverso un’opera costante di relazioni con le realtà produttive del territorio. L’Emporio si configura come un luogo dove sarà valorizzata la dignità della persona al fine di ricucire quel margine spesso troppo marcato tra chi ha mezzi per il proprio sostentamento e chi invece fatica a provvedere a sé e ai suoi cari. A tal fine gli utenti del servizio sono coinvolti in prima persona nella gestione, diventando soci dell’associazione che lo gestisce e contribuendo all’organizzazione e al sostentamento stesso dell’iniziativa: l’idea è quella di rendere maggiormente protagonisti i beneficiari in «una logica non di assistenza, ma di promozione della persona».
E proprio per la promozione della persone si è pensato di affiancare al soddisfacimento dei bisogni alimentari anche un forte investimento sui beni relazionali, opportunità di ascolto delle persone, un qualificato orientamento alle strutture e ai servizi del territorio, ma soprattutto occasioni di relazione con altre persone e famiglie della città: l’Emporio prevede, infatti, anche spazi di incontro e un calendario di attività e servizi alla persona che dovrebbero facilitarne il radicamento nelle maglie della comunità.
Laddove la risposta al tema della povertà si pone l’obbiettivo di guardare a tutto tondo i bisogni delle persone, non solo si facilita il raggiungimento degli obiettivi di aiuto, ma si offre anche una maggior possibilità di riscatto ed inclusione; senza dimenticare che questo approccio restituisce ai diversi soggetti della società (dalle istituzioni ai singoli cittadini) l’occasione di giocarsi un ruolo di responsabilità verso i propri simili.
Per un approfondimento
www.forumsolidarieta.it
www.solidarietacaritasprato.it