Potere imperiale o autorità mondiale?

In questo inizio del XXI secolo parrebbe che si stia compiendo un’involuzione a una tarda modernità politica dal volto antico, che riassegna un ruolo al conflitto e si annuncia con connotati vagamente neoimperiali. Tende cioè ad affermarsi un momento neosovranista nella vita internazionale, che implicitamente o apertamente rimette in discussione la sovraordinazione dell’ordinamento internazionale. Il rischio di questa “rinazionalizzazione” è quello di riprodurre la dicotomia classica tra potere e autorità: le potenze egemoni potranno detenere un indiscusso potere militare ed economico, ma non sarà loro riconosciuta l’autorità a esercitare una

leadership mondiale. In termini di scelte politiche ed economiche ciò implica che l’obiettivo della libertà planetaria sarà davvero credibile solo a condizione che anche la fraternità diventi planetaria. In questa prospettiva in allegato riportiamo un documento preparato da una commissione di esperti dei movimenti Umanità Nuova e Giovani per un mondo unito, e del Movimento politico per l’unità sulla fraternità universale, fondamento della pace. 

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