Il post‒talk di Piero Badaloni

In onda oggi alle 21 e 05 su tv2000 la seconda puntata di Avanti il prossimo che vede il ritorno in video di un volto noto della tv. Già conduttore di tg1, Italia sera, Uno mattina, Lineanotte, corrispondente Rai da Parigi, Bruxelles, Berlino e direttore di Rai International

Torna in video Piero Badaloni come autore e conduttore di Avanti il prossimo. Ogni mercoledì in onda su tv2000 alle 21.05 per 19 puntate. Affronta temi di stretta attualità: sicurezza, sanità, precariato, inquinamento, corruzione, cercando di coniugare informazione e formazione. L’assurdo di tanti talk show contemporanei è pensare, credere e praticare che i due verbi informare e formare siano separati. Ogni ottima informazione, invece, è di per sé formativa.

Apre la mente, spinge alla condivisione, fornisce nuove conoscenze, offre un nuovo punto di vista e di prospettiva. In tanta informazione dei canali all news si ha spesso l’impressione di vivere di un’ansia e un’angoscia sempre crescente, si permane sui drammi della cronaca, reiterati all’infinito. Si dilata, spesso, il dolore, senza capirne il perché. Sono come dei lutti procrastinati nel tempo ma senza elaborazione. Perché, per esempio, si parla di migranti solo come sbarchi, morti, scafisti e non si approfondiscono mai i motivi sui perché dalla fuga da Senegal, Gambia o Somalia e Sudan? Non sarebbe più informativo e formativo conoscere la situazione reale di ognuno di questi Paesi?

L’esperimento di Badaloni procede in questa direzione. Non è un talk urlato, affronta problemi reali, fa denuncia ma gli ospiti ragionano in modo pacato, il pubblico può farsi un’opinione sull’argomento trattato, non c’è la fretta e la frenesia che sembra sia uno dei fattori che aiutano gli indici di ascolto.

«Lentamente il pubblico è mutato ‒ ha dichiarato Badaloni ad Avvenire ‒, si è stancato di non capire e di non potersi fare, così, una sua opinione. Troppo spesso si ha la sensazione di uscire con la testa nel caos alla fine di certe trasmissioni. Il nostro è un post- talk, il tentativo di proporre un modo differente di informarsi, che significa anche formarsi. Evitando di influenzare la platea».

Nel corso della trasmissione intervengono anche i politici, non per partecipare alla solita rissa che moltiplica l’incomprensibilità, ma per svolgere il compito che gli è più proprio: fornire risposte, cercare soluzioni e proposte, avviare percorsi sulle tematiche emerse in studio.

Avanti il prossimo è nella linea dell’ultimo messaggio di papa Francesco per la Giornata delle comunicazioni sociali quanto invita a non nascondere le “cattive notizie” ma a cercare «uno stile comunicativo aperto e creativo, che non sia mai disposto a concedere al male un ruolo da protagonista, ma cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispirando un approccio propositivo e responsabile nelle persone a cui si comunica la notizia».

 

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