I posti del cuore degli anziani di Padova

“I posti del cuore” è un progetto dell’associazione padovana Tetris APS, che ha realizzato una mappa online per raccogliere vecchie foto e collegare ogni luogo a un ricordo e un aneddoto vissuto da una persona anziana, un modo per raccontare ai ragazzi la storia della propria città

La sera del 31 dicembre 1978, da piazza Duomo, è partita una marcia della Pace notturna. I ragazzi di Padova hanno acceso le candele, alzato gli striscioni, sui tetti, i megafoni trasmettevano slogan e canti di pace. «Percorremmo le piazze, poi corso del Popolo, per entrare quindi tutti nella chiesa degli Eremitani, per un momento di ascolto, riflessione e preghiera (e anche per scaldarci un po’!). Poi ritornammo per lo stesso percorso in piazza Duomo. Era arrivata la mezzanotte. Sentivamo i botti che partivano qua e là da tetti e terrazze. Ci scambiammo gli auguri di buon anno. Confesso che ci sentivamo tutti un po’ degli eroi, dei lottatori, dei testimoni coraggiosi dei nostri valori, avevamo rinunciato al veglione per partecipare alla marcia! Ci abbracciavamo con gioia ed entusiasmo scambiandoci gli auguri. Ci sentivamo tutti veramente fratelli». Quella di nonna Angiola, classe 1956, è solo una delle tante storie raccolte dal progetto “I posti del cuore”, una mappa online realizzata dall’associazione Tetris APS per creare un ponte tra generazioni, e raccontare la città di Padova attraverso gli occhi e i ricordi degli anziani.

In un periodo così difficile, che rende ancora più complicato l’incontro tra generazioni, il progetto “I posti del cuore”cerca di coinvolgere giovani e anziani nella stessa iniziativa. L’obiettivo è di raccogliere le testimonianze di nonni o anziani della città, recuperare foto e farsi raccontare storie, aneddoti e ricordi legati a quel preciso posto da ritrovare e segnare nella mappa virtuale, per poi metterlo a confronto con lo stesso  luogo, ma immortalato al giorno d’oggi. L’idea è di ricreare relazioni messe a dura prova da questo periodo che ci obbliga all’isolamento, ma anche di raccontare ai più giovani la storia della propria città in una maniera differente e che li coinvolge in prima persona. I ragazzi, una volta raccolta la testimonianza, possono infatti ripercorrere le strade e i vicoli per cercare il luogo dove la foto è stata scattata anni prima e scattarne una nuova, possibilmente dalla stessa angolazione dell’originale, e mandare lo scatto e il racconto all’associazione (apstetris@gmail.com) che caricherà tutto sulla Mappa.

C’è il sabato con nonno Gino e con Franca, sua futura moglie, per una passeggiata in centro; le domeniche di nonna Franca passate al cinema Lux; il gelato al baracchino, in Prato della Valle, che ancora è lì, prima di andare a vedere gli spettacoli del circo che una volta l’anno si fermava proprio lì vicino e che tanto piaceva a nonna Patrizia, e le peripezie per arrivare in orario a lavoro di nonno Angelo. Ogni racconto è personale e ricco di storia, ma soprattutto ha messo in evidenza il forte desiderio, degli anziani, di tramandare qualche piccolo ricordo. Anche per questo l’associazione si è messa in contatto con un centro anziani del territorio, per dare l’opportunità agli anziani di raccontarsi e condividere un pezzettino della loro storia.

E per quando si potrà, tra gli obiettivi c’è quello di coinvolgere le scuole e creare dei momenti educativi, utilizzando le storie e le uscite, per raccontare il valore storico e culturale di Padova.

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