Posso dare le mie

Una mia conoscente cercava un paio di scarpe numero 37 per una vecchietta molto povera. Dovevano però essere scarpe speciali: molto larghe davanti perché le dita del piede si erano deformate. Il pensiero di quella vecchietta che, durante tutto l’inverno, s’era adattata ad un logoro paio di scarpe aperte e per avere più caldo aveva avvolto i piedi con delle pezze, non mi lasciava in pace. Dove rimediare per lei delle scarpe adatte? L’indomani alla messa ho detto a Gesù: Abbiamo bisogno di un paio di scarpe per te in quella vecchietta. Dacci una mano per trovarle. A casa, dai bambini sono venuta a sapere che qualcuno aveva portato del cibo per una famiglia povera. Come prima cosa, sono andata a consegnarlo a una mamma di mia conoscenza per la sua famiglia. Fra l’altro le ho raccontato che cercavamo un paio di scarpe numero 37, ortopediche… Ma le posso dare le mie! mi sono sentita dire. Infatti quella donna, un po’ corpulenta, aveva dei piedi piccoli e larghi e si era fatta fare delle scarpe speciali, rimborsate dalla mutua, ma troppo piccole per lei. Non potevo credere ai miei occhi; delle scarpe nuove, così belle ! Questa era proprio provvidenza. A.W. – Belgio Un giorno sono caduto nelle mani di uomini armati, che mi hanno spogliato e concesso soltanto un attimo per pregare prima di uccidermi. Ho cominciato il Padre nostro, consapevole che era il mio ultimo, poi l’atto di dolore per buttarmi nella sua misericordia, e infine la Salve Regina. Appena ho finito quest’invocazione alla Madonna, chiedendole di accogliermi, mi si è accostato un ragazzo, apparentemente del posto, abbracciandomi con molto affetto. Sorpresi, quei malvagi gli hanno chiesto se mi conoscesse. E lui a spiegare che ero suo amico, aggiungendo tante altre buone cose che gli avevo fatto. In realtà era la prima volta che ci incontravamo! Sono certo, comunque, che la Madonna l’ha usato per salvarmi la vita. B.E. – Burundi Un giorno mio figlio, proprietario di un mobilificio, mi telefona disperato: mi informa di essere sull’orlo del fallimento, perché la banca non gli concede più crediti e gli mancano 50 mila franchi alla cifra d’affari di quel mese. Mi prendo un colpo: se non posso aiutarlo finanziariamente, posso però con piena fiducia rivolgermi a Gesù: Per te sarebbe facile risolvere questa situazione, ma voglio ciò che tu vuoi. Poi, libera da ogni preoccupazione, continuo a svolgere le mie mansioni, facendo ogni cosa per lui. Due giorni dopo mio figlio telefona di nuovo: Mamma, hai pregato?. Sì, rispondo. Sai che in due giorni abbiamo raggiunto la cifra d’affari di 50 mila franchi? Questo non mi è mai successo!. M.K. – Svizzera

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