Popolo di Dio sul web
All’indomani della beatificazione di papa Wojtyla, la Chiesa conferma la sua apertura ai mezzi di comunicazione promuovendo un evento che di per sé è già una conquista.
All’indomani della beatificazione di papa Wojtyla, che ha avuto un’attenzione particolare per il mondo dei media, la Chiesa conferma la sua apertura ai mezzi di comunicazione promuovendo un evento che di per sé è già una conquista. Il “Vatican Meeting for Bloggers” che ha visto riuniti, il 2 maggio in Vaticano, 150 blogger di varie nazionalitàm, cattolici e no, testimonia il riconoscimento da parte della Chiesa istituzionale del contributo che i blogger, autori di diari on line, danno alla comunicazione, alla promozione di cultura, alla possibilità di fare opinione.
Un riconoscimento che suscita il desiderio di incontrare i protagonisti della “blogosfera” per diverse ragioni. Primo, promuovere la presenza dei cattolici in Rete, giacché – ha spiegato padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, intervenuto all’incontro – essi sono espressione dell’opinione pubblica interna alla Chiesa: un patrimonio già riconosciuto nei testi conciliari ma non ancora adeguatamente valorizzato, anche se in questi anni si registra l’emergere di una “teoblogia”, ovvero il “bloggare teologico” su siti di discussione, blog legati a riviste cristiane e spazi personali d’ispirazione religiosa. Secondo, favorire l’interattività per monitorare come le comunicazioni istituzionali della Chiesa vengono recepite dai cattolici e da chi non lo è, magari derivando dai blogger il linguaggio più adatto a comunicare in Rete e ai giovani. Terzo, raggiungere l’intero popolo del web, anche stimolando i blogger cattolici a non “ghettizzarsi” in una comunicazione autoreferenziale, a partecipare a dibattiti pubblici in Rete e a divulgare in maniera obiettiva il pensiero della Chiesa, contrastando letture improprie. Quarto, promuovere il dialogo tra fede e culture emergenti che spesso trovano nella Rete il luogo per maturare e rilanciare i propri contenuti. Fa da cornice l’esortazione di padre Lombardi a mettere da parte i protagonismi per vivere l’esperienza del blog in spirito di servizio.
FIGURINE PANINI
Un mito che si rinnova nel digitale
Per festeggiare i suoi 50 anni e rilanciare immagine e prodotti la Panini sceglie il restyling delle celeberrime figurine, che diventano digitali. Per l’occasione, dal 15 aprile è in edicola una nuova collezione chiamata “Invizimals”, collegata all’omonimo videogame della Sony, composta di 240 figurine adesive, fra cui 72 realizzate con materiale metal argentato, che possono essere attaccate in un coloratissimo album di 48 pagine. Figurine speciali perché, a guardarle attraverso la fotocamera della consolle, prendono vita in una versione animata tridimensionale. Il tradizionale scambio fra collezionisti si fa ancora più gustoso!
MILANO
Nasce il Museo del Fumetto
Da Tex Willer a Diabolik, da Lupo Alberto a Dylan Dog, fino alle tavole apparse sul Corriere dei Piccoli. Questo e molto altro è in mostra a Wow-Spazio Fumetto, sede del Museo del Fumetto di Milano, che ha aperto i battenti ad aprile. Mille metri quadrati dedicati all’arte dei piccoli e dei grandi, protagonista di dibattiti, stage ed eventi fra i più curiosi.
NATIVI DIGITALI
Negli Usa l’iPad all’asilo
A partire dal prossimo anno i bambini delle scuole del Maine impareranno a scrivere e far di conto, ma anche a disegnare e creare musica, usando l’iPad2, che ha già centinaia di applicazioni per l’insegnamento ai bambini. È uno dei tanti passi della “rivoluzione” che lo Stato americano porta avanti nel settore dell’educazione.
Di segno variegato le reazioni di educatori e genitori, ma a fronte di alcuni preoccupati prevalgono nettamente gli entusiasti. Interessante sarà scoprire se le modalità di pensiero stimolate dalle nuove tecnologie avranno una qualche influenza sulla architettura del sistema cerebrale dei bambini, assai plastico a quell’età.