Per una politica di qualità, un cammino internazionale
Una “call for action”, un appello ad agire perché «non bastano adattamenti e mitigazioni; oggi occorrono profondi cambiamenti sul piano politico, personale e collettivo». Per celebrare il 25° del Mppu, fondato da Chiara Lubich il 2 maggio 1996, l’idea di un documento che guardasse avanti e convocasse all’azione, anche sul piano internazionale, si era fatta strada già da alcuni mesi. Ma non doveva trattarsi dell’ennesima dichiarazione di intenti pubblicata sui media. Doveva trattarsi piuttosto di un documento costruito insieme, con caratteristiche precise. Nessun elenco di firme per aderire, quanto la determinazione a intraprendere insieme un effettivo percorso di cambiamento sulla base di alcune convinzioni, condivise dopo un dibattito approfondito.
Con questa preparazione alle spalle, e con la regia di un team di giovani politici e comunicatori appassionati, la convention internazionale “Un percorso verso l’unità” si è svolta in diretta streaming domenica 2 maggio 2021. 8 lingue in simultanea, più di 500 punti di ascolto, dalla Corea del Sud al Venezuela, dalla Polonia al Sud Sudan, dal Libano alla Germania, e 4000 visualizzazioni in diretta. Alla ricchezza dei temi e al clima di festa, si è aggiunto, inatteso e salutato con gioia, anche l’incoraggiamento di Papa Francesco che si è rivolto durante l’Angelus domenicale a tutti gli aderenti al Movimento “fondato da Chiara Lubich”, con l’augurio di “un buon lavoro al servizio di una buona politica”.
Il programma è andato scorrendo rapidamente, ricordando anzitutto, con alcuni testimoni di quell’ora, il momento in cui la fondatrice dei Focolari costituì il Movimento nel 1996 incontrando a Napoli un gruppo di politici di diverse appartenenze. Centrale anche la rete di scuole di formazione all’impegno politico che il Mppu ha promosso per i giovani, più di 8 mila, in questi anni. Fino a presentare l’iniziativa che giungeva al traguardo proprio in questa occasione: l’Appello per una politica di qualità”. Da dicembre ad aprile, con un processo deliberativo internazionale in 25 Paesi del mondo, cittadini, amministratori, legislatori, funzionari e diplomatici, studiosi e membri di organizzazioni civili hanno concorso alla scrittura del testo, rivolgendolo ai politici delle città, dei Parlamenti, delle organizzazioni internazionali, a quanti sono impegnati nell’azione politica a vali livelli.
Tra la prima e la seconda stesura, il documento ha cambiato registro più volte, fino ad articolare una serie di cardini: anzitutto la convinzione del ruolo insostituibile della politica, una politica di qualità, per la costruzione del bene comune. E, così si legge, una politica di qualità è una politica “migliore ogni giorno”; che prepara forme di governance sempre più collaborativa e policentrica; che sceglie “l’estremismo del dialogo”, consapevole che ogni prospettiva ha un contributo da portare al tavolo della decisione; che non esclude e dà valore alla pluralità. Un segno? Il raggiungimento della parità di genere nella rappresentanza. Una politica “mite” e “forte” allo stesso tempo – continua l’Appello – è competente, affidata a donne e uomini che si incontrano sui valori più profondi, che orienta le scelte pubbliche su quanti sono socialmente più deboli.
Si radica su questa piattaforma l’invito all’attuazione concreta: “Tutti abbiamo davanti urgenze gravi nei nostri Paesi, – ha affermato Adelard Kananira, giovane burundese, al termine della convention – sappiamo però che l’emergenza che tutti ci interpella oggi è quella della pandemia e del vaccino come bene comune”. “Per questo obiettivo vogliamo lavorare insieme, anzitutto con un’azione straordinaria di condivisione verso chi manca di tutto, e poi per farci ascoltare dalle grandi istituzioni internazionali” – ha aggiunto Klara Costa, brasiliana, del Movimento Giovani per un Mondo Unito.
«La nostra azione sarà a più livelli – spiega Mario Bruno, presidente del Centro internazionale del Mppu – per fare pressione sui governi per l’internazionalismo dei vaccini, per la proprietà pubblica, l’universalità nell’accesso, la produzione diffusa ad un prezzo equo. Servono anche azioni popolari che scuotano i governi, che accrescano la cultura del dare, con la concretezza che i giovani chiedono, a partire dal sostegno alla nave-ospedale sul fiume Amazonas, il “Barco Papa Francisco”, che sta portando assistenza sanitaria a quelle popolazioni nel Parà, in Brasile: migliaia di persone, tra le più colpite dalla pandemia».
A chiudere l’Appello – e lo streaming del 2 maggio – è dunque il disegno di una politica alta, carica di forza ideale e ancorata alla realtà, una politica che sa agire “per amare e guarire il mondo”. Si riparte da qui.
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La registrazione della convention resta disponibile online nelle lingue della diretta: Italiano, Inglese, Spagnolo, Portoghese, Tedesco, Francese, Ungherese e Coreano.