Politica, giovani e tv
«Quale ruolo ha la televisione nella comprensione della realtà politica per i bambini e i ragazzi?».
Roberto - Napoli
Con l’aiuto della televisione, i giovanissimi telespettatori imparano a identificare i leader politici nazionali e di altri Paesi, ad ascoltarne i discorsi e a prendere coscienza dei problemi politici più importanti. Una serie di studi ha evidenziato che la televisione è la fonte primaria di informazione politica per giovani e giovanissimi. Gli adolescenti attribuiscono ai media un’importanza significativa nella formazione delle proprie opinioni politiche influenzandoli, stando alle loro dichiarazioni, in alcuni casi, più di quanto non facciano genitori, amici e insegnanti. Il grosso rischio è che le cronache dei media, se non mediate dalla famiglia, dalla scuola e da altre agenzie educative e sociali, divengono per i ragazzi (e non solo) la realtà politica di riferimento che, senza fonti alternative di informazione, rischia di esporli unicamente a riduttivi schemi di interpretazione della realtà. Un altro studio ha rilevato che i ragazzi vogliono essere più informati sulla realtà politica ed essere trattati con rispetto. Cosa se ne ricava? Se consideriamo bambini e ragazzi come cittadini a pieno titolo, anziché come futuri cittadini, essi dovrebbero poter accedere all’informazione sulla vita politica nazionale e locale trasmessa dai notiziari televisivi e dai programmi di approfondimento politico sia come spettatori, tenendo in considerazione i loro bisogni e interessi, sia come partecipanti, potendo esprimere le proprie opinioni e preoccupazioni anche in tv.