La dichiarazione del Parlamento europeo circa una riformulazione dei diritti degli omosessuali indica un profondo cambiamento di valori nelle società occidentali ed in ultima radice una profonda crisi della concezione della verità. Segnato dall'individualismo e dal pluralismo relativista, l'uomo, ed in seguito la società moderna sfociano in un'autochiusura immanentista e in una progressiva frammentazione della vita sociale. Questa parabola del pensiero moderno rischia dunque paradossalmente di perdere le acquisizioni della libertà, della dimensione storica e della intersoggettività, e di autodistruggere in ultima analisi il soggetto stesso. Questo processo sfida il cristianesimo a ripensare in senso sempre più evangelico il concetto di verità a partire dalla proprie radici. Emerge da questo tentativo la verità cristiana quale "verità da vivere". Come evento e spazio vitale di tale verità si rivela la chiesa, il Cristo presente nella storia.