Plastica: i tappi delle bevande sono inamovibili

Dal 3 luglio è un obbligo di legge tenere i tappi agganciati alle bottiglie. È più scomodo ma aiuta l’ambiente e la salute dell’uomo.
Foto di Artur Konik da Pixabay

Ve ne sarete accorti da qualche mese ormai. Aprendo una bottiglia in plastica, tetrapak o contenitore del succo di frutta, il tappo è agganciato. Dal 3 luglio non è più una novità ma un obbligo. I tappi in plastica staccati infatti sono fuorilegge in tutti i Paesi dell’Unione Europea.

La direttiva del 2019 sull’utilizzo della plastica monouso viene integrata con la nuova normativa comunitaria che punta alla riduzione dell’inquinamento da plastica, soprattutto dalla dispersione dei tappi.

Basta andare a fare una passeggiata in spiaggia nei mesi invernali e contare infiniti tappi in plastica restituiti dal mare. Così il ragionamento del legislatore: se il tappo non si stacca è più difficile che questo venga disperso nell’ambiente una volta che la bottiglia diventa rifiuto.

L’85% dei rifiuti nei mari e nelle spiagge di tutta Europa è costituito essenzialmente da plastica. Soprattutto micro particelle di materiale inferiore a 5 millimetri che soffocano gli ecosistemi marini – flora e fauna – e sono dannose per la salute dell’uomo. Questo perché vengono ingerite dai pesci che poi ci ritroviamo nei nostri piatti. Infatti percentuali di questi piccolissimi rifiuti plastici sono spesso rinvenuti nell’uomo durante gli esami clinici. Ecco perché è importante questa nuova normativa sui tappi agganciati alle bottiglie (al momento sono escluse quelle in vetro o alluminio).

Ricordate negli anni ottanta l’invasione nelle strade e nei parchi delle linguette delle lattine di bibite? Venivano strappate via aumentando il volume di inquinamento insieme ai mozziconi di sigarette (questi ultimi ancora oggi sono un serio problema). Nel 1989 gli Stati Uniti iniziarono a legiferare contro le linguette favorendo quelle a scomparsa all’interno della lattina. Piano piano ci siamo adattati a quella novità che ha avviato la campagna di cambiamenti nell’industria commerciale in favore dell’ambiente, fino ad arrivare ai tappi agganciati di oggi.

Senza dimenticare i cotton fioc non biodegradabili vietati al commercio a inizio 2019, o ancora le buste della spesa bio che hanno sostituito quelle in plastica, o le stoviglie monouso compostabili: passi significativi che hanno spinto sempre più gli italiani a far attenzione negli acquisti. Gesti comuni, di tutti i giorni che hanno cambiato la nostra abitudine. Così come è di routine portarsi dietro una borraccia in alluminio per evitare l’acquisto di bottigliette in plastica.

Adattarsi alle nuove chiusure delle bottiglie non sarà poi così difficile.

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