Più benessere per gli animali in Europa
Secondo dati della Commissione europea, nel 44 % circa dei nuclei famigliari nell’Unione europea (Ue) vive un animale da compagnia.
Infatti, il commercio di cani e gatti è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, e ha raggiunto un giro d’affari annuale pari a 1,3 miliardi di €.
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Tuttavia, le norme in materia di benessere degli animali per l’allevamento, la detenzione e il commercio professionale di cani e gatti divergono notevolmente da uno Stato membro all’altro. Inoltre, il commercio illegale di cani e gatti ha registrato un forte aumento, sostenuto da un mercato online in crescita e da lacune giuridiche che lo rendono possibile, che rappresenta attualmente il 60 % di tutte le vendite di cani e gatti nell’Ue.
Ecco che, come annunciato nella strategia “Dal produttore al consumatore”, l’agenda del Green Deal europeo per un’agricoltura e una produzione alimentare sostenibili, la Commissione europea ha proposto la più profonda riforma da 20 anni a questa parte delle norme europee sul benessere degli animali durante il trasporto, al fine di migliorare il benessere di un miliardo e 600 milioni di animali trasportati ogni anno nell’Ue e dall’Ue. Anche le norme per l’esportazione di animali vivi dall’Ue saranno inasprite, migliorando i controlli svolti nei paesi terzi, in modo da adeguarli alle norme europee
I tempi di viaggio verranno abbreviati e, durante i viaggi lunghi, gli animali dovranno essere scaricati per essere alimentati, abbeverati e riposare. Norme speciali si applicheranno agli animali da macello e agli animali vulnerabili o gravidi. Le misure minime volte a garantire uno spazio sufficiente ai diversi animali saranno aumentate e adattate a ciascuna specie.
Il trasporto a temperature estreme sarà soggetto a condizioni rigorose, ad esempio all’obbligo di trasporto esclusivamente notturno qualora la temperatura sia superiore a 30 gradi. Inoltre, in caso di temperature inferiori a 0ºC, i veicoli stradali dovranno essere coperti e la circolazione dell’aria nel compartimento animale controllata, al fine di proteggere gli animali dall’esposizione al vento durante il viaggio. Ancora, in presenza di temperature inferiori a -5ºC, la durata del viaggio verrà limitata a un massimo di 9 ore.
La proposta della Commissione europea non contiene nuove regole per i cittadini e i proprietari di animali da compagnia, ma stabilisce norme uniformi a livello europeo in materia di benessere e tracciabilità di cani e gatti allevati, detenuti e commerciati a fini economici come animali da compagnia, introducendo standard uniformi dell’Ue per l’allevamento, la stabulazione e la manipolazione di cani e gatti negli stabilimenti di allevamento, nei negozi di animali da compagnia e nei rifugi.
Al fine di combattere il commercio illegale e controllare meglio le condizioni di benessere degli animali negli stabilimenti, anche la tracciabilità di cani e gatti verrà rafforzata, rendendone obbligatoria l’identificazione e la registrazione nelle banche dati nazionali. Grazie a una serie di rigorosi requisiti in materia di tracciabilità, oltre ai controlli automatizzati sulle vendite online, le autorità potranno più agevolmente controllare l’allevamento e il commercio di cani e gatti, mentre gli acquirenti avranno la possibilità di verificarne la corretta identificazione e registrazione.
Infine, gli Stati membri dovranno offrire una formazione agli addetti alla gestione degli animali, mentre tutti coloro che acquisteranno un cane o un gatto riceveranno informazioni sull’importanza della proprietà responsabile.
Secondo Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega al Green Deal europeo, le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche, osserva che «oltre l’80 % dei cittadini dell’Ue chiede una migliore protezione degli animali». Il pacchetto normativo garantirà «un migliore benessere degli animali durante il trasporto» e, per la prima volta, «presentiamo una serie di norme che miglioreranno il trattamento dei migliori amici dell’uomo – i cani e i gatti – da parte di allevatori e negozianti». Infatti, «il modo in cui trattiamo la natura, compresi gli animali, rivela molto su quale tipo di esseri umani siamo».
Gli fa eco Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, che osserva che «il benessere degli animali è una questione che sta molto a cuore ai cittadini dell’Ue» e l’impegno per migliorarlo è stata una priorità politica della Commissione europea. Il fatto che «quasi la metà delle famiglie europee possiede un cane o un gatto dimostra l’importanza delle iniziative che lanciamo». Del resto, «il benessere degli animali è essenziale non solo per la salute degli animali, ma anche per una società umana, sana e sostenibile».
Inoltre, esiste un’iniziativa dei cittadini europei denominata “Fur Free Europe” (basta pellicce in Europa) che chiede alla Commissione europea di presentare una proposta legislativa per vietare la detenzione e l’abbattimento di animali allo scopo esclusivo o principale di produrre pellicce e l’immissione sul mercato europeo di pellicce di animali d’allevamento e di prodotti che le contengono. La Commissione europea ha incaricato l’Autorità europea per la sicurezza alimentare di fornire un parere scientifico sul benessere degli animali allevati per la produzione di pellicce. Sulla base di questo contributo scientifico e di una valutazione dell’impatto economico e sociale, la Commissione europea deciderà in merito all’azione più appropriata.
Le due proposte legislative dovranno essere prese in esame dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri dell’Ue. Per l’iniziativa dei cittadini europei, invece, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare avvierà la sua valutazione scientifica sulla base della richiesta della Commissione europea e formulerà il proprio parere scientifico entro marzo 2025.
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