Più assessori nella nuova giunta piemontese
C’è persino l’assessore al tartufo nella nuova giunta regionale piemontese del governatore Roberto Cota, costretto a un ennesimo rimpasto, dopo gli scossoni elettorali e le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto l’esecutivo.
L’albese Alberto Cirio aggiunge alle sue deleghe di istruzione, sport e turismo anche quella tutta speciale alla tartificoltura istituita con l’obiettivo di dar forza alla candidatura di Langhe e Roero come patrimonio Unesco.
Il presidente leghista Roberto Cota ha ufficializzato il rimpasto che era nell’aria da alcune settimane, ma a differenza di quanto annunciato non taglia le sedie, ma addirittura le aumenta. Ora la giunta è composta da dodici assessori più il presidente… Il governatore ha provveduto alle nuove nomine con l’obiettivo dichiarato di dare «nuovo slancio alla giunta per portare a termine la legislatura», ma il rimpasto si è reso necessario anche per le dimissioni del leghista Massimo Giordano, e quelle, ufficializzate martedì, dall’assessore esterno e tecnico alla Sanità, Paolo Monferino che ha dichiarato di andarsene «perché non sostenuto dalla politica» che, in particolare, non ha dato adeguato appoggio alla riforma della sanità.
I nuovi assessori sono quattro: Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) delegato per Bilancio e finanze, Agostino Ghiglia (Fratelli d’Italia) con le deleghe alla Ricerca, Artigianato e Commercio, Gianluca Vignale (Progett’Azione) con deleghe al Personale, Parchi, Aree protette e Riccardo Molinari (Lega Nord) con deleghe ad Affari istituzionali, Polizia locale, Enti locali.
In giunta entrano quindi un rappresentante a testa per Pdl, Lega e per i gruppi paralleli del Pdl, Fratelli d’Italia e Progett’Azione. Oltre a Giordano e Monferino (che resta consulente a titolo gratuito del governatore), escono dalla giunta anche il cuneese William Casoni (che torna nei banchi del Consiglio) e la leghista Elena Maccanti, che è diventata vicesegretaria di Maroni a livello federale, mentre agli assessori confermati sono state cambiate alcune tra le deleghe più importanti. La Sanità è affidata al vicepresidente regionale, Ugo Cavallera, che lascia le deleghe all’urbanistica all’ex responsabile del Bilancio, Giovanna Quaglia, a cui spetta anche la delega ai rapporti con il Consiglio. Immutate invece le altre deleghe: Bonino (Infrastrutture), Porchietto (Lavoro), Sacchetto (Agricoltura), Ravello (Ambiente), Coppola (Cultura) e Cirio (Istruzione, Sport e Turismo).
Nuovi ingressi anche tra i consiglieri regionali in seguito alle dimissioni di alcuni eletti in parlamento. In settimana hanno lasciato il consiglio regionale Stefano Lepri e Mino Taricco. Al posto di quest'ultimo è ritornato in consiglio regionale l’ex sindaco di Cuneo, Elio Rostagno, già presidente della commissione regionale Sanità. Stefano Lepri è sostituito da Gianni Oliva, ex assessore alla Cultura della giunta Bresso.