Pippo e Luky
Nel mondo dei cani ne succedono delle belle! Qualcuno le annota e le racconta. Ora ci provo anch'io, che di cani ne ho due. Questa è una storia vera.
«Due amici per la pelle», direte voi. E invece no: due perfetti sconosciuti. Fino a quando un giorno…
Pippo era un cane simpatico e vivace, capace di rimediare presso chiunque un bocconcino goloso, con il suo sguardo allegro e fedele. Pippo era anche un cane randagio e nulla lo poteva fermare presso un bambino affettuoso o una vecchietta capace di coccole. Amava la sua libertà, un po' come accade a quelli che sono abituati a vivere da soli.
Quel giorno Pippo se ne andava dritto per la sua strada e non aveva programmi speciali, quando fu costretto a fermarsi all'istante: qualcuno o qualcosa si stava avvicinando paurosamente al fiume: «Ehi tu, che fai? Attento, c'è il fiume!». «Oh!!!», l'ombra barcollò e si fermò.
Pippo si lanciò verso la “cosa” e si fermò solo quando riuscì a mettergli una zampa sulla schiena. Era un bastardino, bianco, con immense orecchie marroni.
«Che stai facendo qui? Mi hai spaventato, ti rendi conto di cosa ti stava capitando?», chiese allarmato e anche un po' arrabbiato Pippo. Il cucciolo non sembrava vederlo… «E guardami, 'che ti sto parlando!», gli ordinò secco Pippo. «Ma io non posso guardarti, io non ci vedo…», guaì il piccolino, tremando e annusando l'aria attorno a quella minaccia.
Pippo restò senza guaiti.
«Come ti chiami?». «Luky, mi chiamo Luky». «Cucciolo Luky, andiamo…». «Dove mi porti?». «Andiamo insieme, io vedrò anche per te, non voglio che corri il rischio di finire nel fiume, ti pare?». Luky si fermò un momento, annusò quel nuovo amico per benino e poi gli trotterellò dietro.
Da quel giorno Luky e Pippo girano la città sempre insieme, perché Pippo scelse di non essere più solo. E sono solo due cagnolini. O no?