Pino Arpioni e La Vela
Nelle scorse settimane ha avuto luogo la presentazione del libro “Pino Arpioni e La Vela”, scritto dal giornalista di Toscana Oggi Claudio Turrini. Si tratta di un volume prezioso per tante generazioni di giovani, che racconta la storia del fondatore dell’Opera per la gioventù Giorgio La Pira e i 60 anni di attività dell’associazione, con particolare riferimento al Villaggio “La Vela”.
Presentato nella Sala dell’Annunciazione della santissima Annunziata a Firenze, il volume è stato “battezzato” dagli interventi del cardinale Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze, di Piero Tani, economista e riferimento dell’associazionismo cattolico fiorentino, e Gabriele Pecchioli, direttore dell’Opera per la gioventù Giorgio La Pira. “Pino Arpioni e La Vela. Sessant’anni di campi scuola” è il titolo evocativo della storia di una eminente figura e di un’associazione la cui attività costituisce ancora oggi un punto di riferimento per migliaia di giovani.
I destini intimamente legati di Pino Arpioni e dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira sono raccontati in 272 pagine e ripercorsi attraverso testi, documenti e foto, tra cui molti inediti. Arpioni, per tutti semplicemente “Pino”, nacque il 19 marzo 1924 a Empoli e morì il 3 dicembre 2003 a Firenze, dopo aver dedicato sostanzialmente tutta l'esistenza alla formazione integrale dei giovani affinché l'orrore della guerra, da lui sperimentato personalmente in Germania, anche nei lager, non si ripetesse mai più. Una missione, quella di Pino, votata così fin dall’inizio degli anni ’50 alla formazione spirituale, ma anche sociale, umana e politica dei giovani, affinché diventassero cittadini capaci di leggere i segni dei tempi e di assumersi responsabilità nelle comunità, nella Chiesa e nelle istituzioni.
Fu con questa visione che Arpioni cominciò a organizzare campi scuola, prima attraverso la Gioventù italiana di Azione cattolica all’isola d’Elba e a Quercianella, poi con la da lui fondata “Opera villaggi per la gioventù” presso i villaggi de “Il Cimone” a Pian degli Ontani alle pendici del monte Abetone, nel comune di Cutigliano (Pt), e de “La Vela” a Castiglion della Pescaia (Gr). Proprio la storia de "La Vela”, con i suoi significati, i tantissimi campi e le migliaia di giovani avvicendatisi, è l’altra grande protagonista del libro, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca negli archivi conservati presso la sede dell’Opera La Pira di via Gino Capponi a Firenze, e rivisitati con attenzione da Claudio Turrini, che ha saputo valorizzarne contenuti e dettagli.
Il volume costituisce uno strumento prezioso per conoscere una delle più belle figure del laicato italiano del Novecento, nella sua dedizione alla causa dei giovani ma anche nell’esperienza amministrativa come assessore nelle giunte fiorentine di Giorgio La Pira, nei suoi scritti e interventi, negli incontri con Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, nella sua incessante attività per l’ecumenismo e il dialogo internazionale che prosegue ancora oggi nell’impegno dell’Opera per la gioventù Giorgio La Pira, animata da oltre 150 volontari il cui servizio educativo va a beneficio di circa mille giovani che ogni estate vivono l’esperienza dei campi scuola a “La Vela”, a “Il Cimone” e anche alla “Casa Alpina Firenze” a Rhèmes Notre Dame in Val d’Aosta. «Ho cercato – spiega l’autore Turrini – di ricostruire una vita ricchissima e di grande attualità per mettere il patrimonio di questi 60 anni a disposizione dei tanti adulti che hanno vissuto questa esperienza e dei molti giovani che ancora oggi credono e mantengono in vita questa proposta».
Per la laboriosa ricerca organica, che consente a tutti di conoscere e riappropriarsi delle ragioni profonde di un metodo educativo, il lavoro di Claudio Turrini risulta un contributo di straordinario valore per ogni associazione votata alla formazione delle giovani generazioni.