Piccole storie di giovani studenti

Ragazzi che tiranneggiano i coetanei, ma anche adolescenti che aiutano gli altri e che reagiscono all'indifferenza e alle difficoltà delle persone che incontrano
Una folla di giovani

Storie di fine anno scolastico, storie positive e negative che s’intrecciano. Fatti accaduti che descrivono i giovani. Cominciamo con un fatto triste accaduto qualche giorno fa a Monza: si stratta di una estorsione tra minorenni. Coinvolti un 16enne e un 17enne, che sono stati arrestati dai carabinieri, studenti della scuola agraria, così come la loro vittima, un ragazzo di 15 anni.

I taglieggiamenti sono iniziati a fine 2012, quando l'adolescente ha acquistato dai due un pacco di accendini da 15 euro. L'accordo prevedeva che li avrebbe pagati un euro al giorno a uno dei due estorsori. Con una banale scusa i due ragazzi si sono fatti consegnare, da gennaio a giugno 2013, 300 euro. Denaro che il poveraccio prelevava di nascosto dal portafoglio della madre. Saldato il “conto", una nuova richiesta di altri 200 euro. Ma questa volta alla consegna c’erano i carabinieri che hanno arrestato i due estorsori e li hanno portati nel carcere Beccaria.

Altra storia, positiva, questa volta a Genova, dove quattro ragazzini hanno trovato per strada un portafoglio contenente più di 1.300 euro e lo hanno consegnato alla polizia. Quando la proprietaria si è presentata al commissariato per denunciare lo smarrimento, se l'è visto restituire. Allora subito ha provveduto a consegnare ad ognuno una busta con una bella somma e il dirigente della Polizia ha consegnato agli studenti quattro attestati di esemplare onestà e quattro cappellini della Polizia di Stato.

In periferia di Milano, invece, un gruppetto di studenti delle superiori cammina sul "controviale" che porta al loro istituto. Per terra c’è un mazzo di chiavi, alcune normali, e un paio di vecchie, quelle lunghe, apparentemente in ottone. Il gruppetto degli studenti vi ci vede un pallone e comincia a passarselo da un piede all’altro. Finché il mazzo di chiavi finisce nella scarpata. Altri tre studenti un poco più indietro li stanno seguendo, vedono la scena, raccolgono le chiavi e le consegnano al vigile urbano, che fa passare le persone sulle strisce pedonali. Il giorno dopo la proprietaria, una nonnina arzilla, ma preoccupatissima, era lì, all’ingresso della scuola, ad aspettare i ragazzi. Quelle che aveva perso erano le chiavi di casa e non avendo altre copie, non era potuta entrare in casa sua, così la notte precedente l’aveva passata da sua figlia. Quando arrivano, ringrazia i tre giovanotti e dalla borsa estrae un sacchettino di caramelle che consegna loro tutta felice.

In coda alla cassa del supermercato c’è una signora con due litri di latte e due pacchi di biscotti per la “pappetta” dei neonati. Dietro di lei ci sono due ragazzi che hanno fatto rifornimento di bibite e patatine per festeggiare l’ultimo giorno delle lezioni. Quando la cassiera batte il totale alla signora, questa le chiede di togliere un litro di latte perché non ha più soldi. I due si scambiano uno sguardo velocissimo d’intesa e le porgono un euro e cinquanta. La cifra che manca per pagare la spesa a quella mamma.

 

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