Pessima figlia, pessima madre?
Sono stata una cattiva figlia. Adesso, sto aspettando un bambino e molti mi dicono che mio figlio ne risentirà” Potrò essere una buona madre? Laura – Palermo Molte persone ritengono che la loro vita passata possa essere determinante nell’educazione dei figli. In realtà, ognuno di noi ha la sua storia, fatta di cose buone e meno buone, di momenti felici e di altri più travagliati e carichi d’ansia.Talvolta poi non siamo sempre responsabili delle fragilità che abbiamo adesso: possono essere avvenuti episodi anche molto gravi, indipendenti da noi, che hanno contribuito a renderci forse un po’ insicuri e rigidi. Può darsi che magari non abbiamo nutrito nei confronti dei nostri genitori quei sentimenti filiali come la riconoscenza, la gratitudine e l’affetto. Oppure siamo stati dei pessimi figli perché abbiamo trasgredito in modo forte e con sentimenti di ribellione, persino con comportamenti non sempre corretti da un punto di vista etico e morale. Comunque sia, vorrei rassicurarla perché nella mia esperienza professionale ho visto spesso pessimi figli diventare ottimi genitori! L’importante è non farsi schiacciare da un passato che, pur con le proprie mancanze, non può impedirci di trovare dentro di noi le energie e le risorse per essere quello che riteniamo giusto. Due atteggiamenti possono esserle d’aiuto e cioè: non giudicare sé stessi, le proprie emozioni, i propri sentimenti; e credere che è sempre possibile amare. E questo si impara nei confronti di tutti, compresi i propri figli. Non è vero che si amano i propri figli perché sono nostri: si amano perché si impara ad amarli. Come si fa? Mettendosi nei loro panni, vedendo il mondo come lo vedono loro, condividendo le loro passioni, cercando di misurare il mondo con i loro occhi. In questo modo, avviene che i nostri figli ci insegnano, in modo sorprendente, ad essere autentici educatori. Potrebbero esserle utili alcuni consigli che gli psicologi, cosiddetti umanistici, danno a quanti hanno forti sentimenti di colpa o si sentono inadeguati di fronte alle responsabilità: avere sempre una visione positiva dell’altro, per vincere le proprie paure ed essere incoraggiati ad aprirsi verso qualsiasi persona; considerare che si può ricominciare, per non essere troppo severi con noi stessi e con gli altri; concentrarsi sul momento presente, per vivere bene nella realtà concreta, gustando tutte la positività del momento.