Perché Loppianolab 2016
In questi ultimi giorni ho avuto occasione di partecipare ad alcuni incontri pubblici che avevano un loro retroterra specifico e una visione precisa della società. Ad Assisi, il 20 settembre, c’è stato il meeting interreligioso con papa Francesco: background del mondo del dialogo interreligioso, visione di un mondo fraterno e globalizzato. Poi la presentazione di un libro al Senato: mondo della politica e desiderio di partecipare alla costruzione del bene comune. Ieri in piazza del Popolo sono capitato nel bel mezzo della festa della Cgil, “Rosso vivo”, musica e lavoro, mondo dei lavoratori con la prospettiva di una maggiore giustizia sociale. Tornando a casa, mi sono imbattuto in un sit in contro la guerra in Siria: mondo dei profughi e rifugiati, scopo la pace. È giusto e bello vedere tanta gente riunita.
Oggi cominciamo Loppianolab, edizione 2016, la settima. Tema: “Powertà. La povertà delle ricchezze e la ricchezza delle povertà. Ci saranno alcune migliaia di persone provenienti da orizzonti culturali, religiosi e sociali assai diversi con lo scopo di lavorare assieme al bene comune dell’Italia, riunendosi in laboratori che parlano di migrazioni, economia civile, povertà di relazioni, partecipazione politica, arte, libri e cultura; convinti, appunto, che in ogni povertà la persona umana possa trovare una qualche ricchezza, e specialmente che in ogni ricchezza vi siano delle povertà. Le relazioni paiono il fulcro attorno al quale costruire una cultura capace di rimuovere le contraddizioni e le ingiustizie delle povertà, e di relativizzare le presunte superiorità delle ricchezze.
A Loppianolab 2016 si incontreranno esponenti dei mondi del dialogo interreligioso, dei lavoratori, della politica, della pace non per fare lobby, ma per condividere quanto fatto e ripartire rinfrancati verso orizzonti più nitidi. Anche a Loppianolab, come ad Assisi, a Roma, al Senato e davanti all’Ambasciata siriana, si concretizzeranno quelle spinte di democrazia partecipata e di fraternità in atto che sono i veri motori delle nostre società. Senza risposta definitiva, ma con indubbia creatività. Perché il corpo sociale ha bisogno di esercizio, di medicine, di prevenzione e di visione per svolgere le sue funzioni. E per inventare qualcosa di un futuro possibile.
Noi di Città Nuova, dell’Istituto universitario Sophia, della cittadella di Loppiano e dell’Economia di Comunione, ci siamo, assieme ai tanti amici dei Focolari id’Italia e con tanti altri gruppi della società civile.