Perchè abbiamo votato per le donne vescovo
Sono due gli elementi cruciali per valutare la decisione della Chiesa d’Inghilterra nell’autorizzare la nomina di vescovi donne. Innanzitutto, ed è questo l’elemento più importante in assoluto, bisogna riconoscere che la decisione è stata presa per motivi teologici. Ai membri delle Chiese anglicane dispiace, naturalmente, fare qualsiasi cosa che, nel contesto dell’attuale divisione tra tutte le Chiese cristiane, eriga nuove barriere. Ma l’unità che cerchiamo è l’unità in Cristo e soltanto se tutti ci sforziamo di avvicinarci a Cristo sempre di più ci troveremo più vicini tra noi e arriveremo col tempo all’unità che Cristo vuole.
La decisione teologica è stata presa nella convinzione di seguire Gesù e di fare ciò che Lui vuole per la sua Chiesa. Dunque la Chiesa d’Inghilterra non ha nessuna intenzione di compiere un atto anti-ecumenico. Non solo perché, in realtà, la decisione l’avvicina alle Chiese che già hanno donne vescovi o donne in posizioni ecclesiastiche di simile responsabilità. La decisione è ecumenica anche nel senso che, in ascolto dello Spirito e cercando il volere del Signore, può nel lungo periodo portare all’unità vera.
Il secondo elemento da mettere in evidenza è lo spirito di mitezza, di mutua comprensione nel dibattito che ha condotto alla decisione. Nel passato, tristemente, non sempre è stato così. Si parla addirittura di una “conversione”. In questo clima la stragrande maggioranza ha votato a favore, ben oltre i due terzi necessari in ciascuna delle tre camere (dei vescovi, del clero e dei laici) del sinodo generale. È chiaro che quello che viene considerato come un arricchimento del ministero ordinato è, per gli anglicani, il “pensiero della Chiesa”.
Con la minoranza anglicana, piccola ma rilevante, che non è a favore si cercherà di vivere come in una famiglia dove i membri si vogliono veramente bene. Non saranno espulsi, ma si cercherà di fare tutto il possibile perché possano non solo sopravvivere ma fiorire con un ministero accettabile anche per loro. Questo è importante. È importante in sé perché così si vive il Vangelo, amando tutti, ma è anche importante perché ciò dà testimonianza alla società di come si può vivere il dissenso in modo armonioso anche nel prendere decisioni molto difficili.
In effetti, la spinta missionaria verso la società è anche una delle speranze collegate alla votazione. Ormai in una cultura come quella dell’Inghilterra dove non si concepisce più un’organizzazione (anche sacra come la Chiesa) che escluda le donne e i loro doni dalle posizioni di massima influenza. Quindi, con questa decisione si può avere una maggiore incidenza nella società. Si guadagna, agli occhi di tanti, la credibilità del Vangelo.