Per una nuova educazione

In che senso la scuola può essere considerata una power-tà, una risorsa in grado di supportare le sfide del presente? Se ne parla sabato 1 ottobre presso Sophia
Matita e quaderno

Cosa ha a che fare la povertà con l’istruzione?

 

«Paradossalmente – dichiara il pedagigista Michele De Beni – mai l’educazione è stata così tanto al centro dell’attenzione e, noi, mai così malsicuri e passivi nell’educare. È evidente che non possiamo rimanere insensibili di fronte a questo vuoto generativo, alle esigenze di nuova educazione per la società del XXI secolo».

 

Si parla di istruzione sabato 1 ottobre nel Forum Tra vecchie e nuove povertà. La sfida dell’educazione, presso l’Istituto Universitario Sophia, con il contributo di Cecilia Marchisio,professoressa di Didattica e Pedagogia speciale all’Università di Torino, Michele De Beni, professore di Pedagogia della Persona e della Comunità all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, e Pierre Kabeza,rifugiato politico congolese,laureato in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità-specializzazione in “Studi politici” presso lo IUS.

 

La complessità della vita umana, la povertà del nostro ben-pensare e la fragilità del nostro cercare il bene sono l’orizzonte entro cui si muove la riflessione, con un accento particolare sul diritto fondamentale all’istruzione intesa come principale deterrente alla povertà. È un’adeguata istruzione estesa a tutti – disabili compresi – che consente il formarsi di una società nuova e, prima ancora e soprattutto, di persone in grado di cambiare concretamente il mondo.

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