Per un nuovo incontro tra fede e lógos
L’istanza che attraversa e lavora la profondità dell’interrogazione culturale del nostro tempo è stata così espressa da Benedetto XVI: il compito che ci sta di fronte è «un nuovo incontro tra fede e
In questa direttrice di marcia si fa possibile e praticabile un esercizio del pensiero credente che incontri, da un lato, la razionalità scientifica moderna e, dall’altro, la razionalità custodita dagli universi culturali altri rispetto a quello forgiato in simbiosi con la fede cristiana. Di qui la necessità di dar vita a comunità di formazione, di studio e di ricerca in cui anche culturalmente prenda forma quel «soggetto più grande» – per dirla con le parole di papa Ratzinger al Congresso di Verona del 2006 – che si costituisce in virtù dell’esperienza di fede, ma è aperto e accessibile a chiunque si ponga in sincero ascolto della verità.
lógos». Per mostrare l’efficacia storica di una fede che, per sé, è amica dell’intelligenza e della libertà, la fede stessa è infatti chiamata a misurarsi su quella forma compiuta di lógos introdotta nella storia dal Lógos che «carne si è fatto» (Gv 1, 14), è stato crocifisso ed è risorto per lievitare dal di dentro – nell’universalità del dono dello Spirito – il cammino culturale dell’umanità.
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