Per un anno insieme
Esce la nuova Agenda per la famiglia per l’anno 2012 di Città Nuova in collaborazione con Famiglie nuove. Intervista ai due responsabili di FN Alberto e Anna Friso
Promuove la onlus “Azione per famiglie nuove” la nuova Agenda 2012 di Città Nuova ed è l’associazione con cui le famiglie del Movimento dei focolari – Famiglie nuove appunto –, operano nel sociale. La onlus da vari anni si mpegna in azioni sparse in tanti angoli del mondo a sostegno della famiglia di cui ha particolare rilievo l’ambito delle adozioni a distanza. Ma Famiglie nuove ha una storia ancor più lontana. Nasce nel 1967 e si occupa di mettere a punto una cultura familiare costruita lungo quattro linee guida della spiritualità, dell’ educazione, della socialità e della solidarietà.
E sono proprio queste le esperienz "i fatti di vita" di famiglie di vari Paesi che vengono raccolte nel libro-agenda assime ai pensieri di personaggi di varie culture e della fondatrice dei Focolari Chiara Lubich. Ma com’è nata la collaborazione con Città Nuova in questi anni? Ce lo raccontano Alberto e Anna Friso responsabili mondiali di FN: «Erano gli anni ’80. Ci sentivamo, per dirla con Gino Paoli, quattro famiglie (non al bar, ma nella segreteria centrale di Famiglie Nuove) che volevano cambiare il mondo. Infiammati dall’ideale di unità di Chiara Lubich e vedendone i frutti nelle nostre stesse famiglie e nei rapporti con le persone intorno a noi, ci è venuta l’idea: facciamo un’agenda per offrire a tutti questo stile di vita che viene dal vangelo. E Città Nuova l’ha raccolta»
Famiglie Nuove è alle soglie del suo 45° di vita. In cosa consiste il vostro impegno attuale?
«“Famiglie che si aiutano e si completano”: con questa sintetica espressione riferita a tutte le famiglie del mondo, Chiara aveva inizialmente definito cammino e metodo delle “famiglie nuove”. Esse, nel loro permanente formarsi ai valori cristiani che le rendono testimoni di un ‘per sempre’ oggi spesso in discussione, si occupano di fidanzati, di giovani famiglie, ma anche di vedovi, di separati, di bambini abbandonati. Ma la loro prima ‘passione’ è correre là dove emerge la crisi. Oltre alla vicinanza e all’accompagnamento personale, si tengono corsi per coppie sull’orlo della separazione. Che ci ripensano e ritornano ad accogliersi. Le esperienze maturate in questo campo divengono poi anche brevi inserti nell’agenda “per un anno insieme”»
Quale quello futuro?
«E’ di questa epoca il rivelarsi della famiglia non già come una realtà “privata”, circoscritta a due individui più qualche eventuale figlio, ma come “soggetto sociale” E’ questo un cambio di prospettiva che oseremmo definire copernicano e che deve avvenire su vari piani: culturale (antropologico, giuridico, ecc.); civile (politico, sociale); ecclesiale (teologico, pastorale, ecc.). Famiglie Nuove intende promuovere nelle famiglie la consapevolezza del proprio ruolo e responsabilità in questo senso, sollecitando la loro presenza attiva nella progettazione e realizzazione del domani della collettività. In questo processo, anche “per un anno insieme” ne è prezioso strumento»
Solidarietà e progetti. Quanto il mondo ne ha bisogno in questo momento di crisi?
«La realtà della globalizzazione rende evidente che l’umanità deve oggi vivere e progettare il futuro nella sua dimensione di collettività, cioè di unico corpo sociale. Cooperazione e solidarietà diventano perciò valori decisivi per la costruzione di un vero bene comune. In questa prospettiva i progetti per l’infanzia portati avanti da AFN sono spesso decisivi per la stessa sopravvivenza dei beneficiari. Fornire alimentazione, educazione, salute, formazione civile a bambini e genitori del sud del mondo, diventa testimonianza e profezia di un mondo nuovo, un mondo più unito, più fraterno».