Per favore, facciamolo nascere
Si sta chiudendo il 2015.
Quest’anno i racconti delle storie degli uomini sono diversi, tanti, spesso tragici, contraddittori.
Sembrano più le storie di disagio e di dolore che non quelle di gioia e di pace.
Lo scenario che la rete, la televisione e i vari giornali ci propongono sembra ammantato da un coltre di grigiore e sofferenza estreme.
La notizia positiva fa fatica ad emergere.
Sembra che l’essere umano si sia abituato al negativo. Il pessimismo e lo scoraggiamento rischiano diventare l’humus dove la vita sorge e si esprime.
E la nenia interrotta del pessimismo dilaga ovunque.
E’ un continuo gossip al negativo, pettegolezzo deprimente, tanto che ci siamo armai abituati alla dose quotidiana di dolore e ansia mediatica.
Ma credetemi non è così.
Non è così.
Nell’intimo del nostro cuore.
Li, in fondo, ove forse non siamo capaci di arrivare.
Ove forse nessuno ci arriva.
Li il Bambino c’è.
C’è.
E ha una voglia matta di nascere, di venire al mondo.
Anche se noi non siamo capaci di generarlo.
Lui sa come fare.
Non solo è li. ma sa anche come nascere.
Allora…permettiamogli di nascere.
Facciamo in modo che il Bambino abbia la possibilità di venire al mondo.
Basterà un suo gesto e un suo sguardo per ridarci tutta la gioia infinita.
Le sofferenze e i dolori non scompariranno….
Ma Lui, come il sole, li farà svanire nella gioia dell’intimo.
Allora, anche se sempre ci saranno, dolore e sofferenza non ci faranno più paura.
Ci saranno, ma senza paura
Perché la luce del Bambino è più grande di ogni paura.
La luce allora ci avvolgerà e ci farà sentire a casa…
E il freddo rimarrà fuori.