Pensiero ed essere. Ritornando a Parmenide

 

 

Per visualizzare l’articolo scaricare pdf del fascicolo n. 2/2022

The question is that of the relationship between thought and being, considered in relation to another great question: that of the relationship between identity and difference. What we have tried to show is therefore why Parmenides could have thought that the multiple world is constituted as the manifestation of the same. That is, that in each of the distinct ones, it is always the same being that manifests itself. For this reason, we felt we had to question the so-called ontological difference thematized by Heidegger. Hence the radical problematic nature of the same difference between a concrete and an abstract conception of difference. As well as the difference between the determinacy and its existence. According to what is highlighted by the Trinitarian structure and its constitutive aporeticity. And from the free sound of its rhythm.

La questione è quella del rapporto tra pensiero ed essere, considerata in relazione ad un’altra grande questione: quella del rapporto tra identità e differenza. Quel che abbiamo cercato di mostrare è quindi per quali ragioni Parmenide abbia potuto pensare che il mondo molteplice si costituisca come il manifestarsi del medesimo. Ossia, che in ognuno dei distinti, a manifestarsi, sia sempre il medesimo essere. Per questo, abbiamo ritenuto di dover mettere in questione la cosiddetta differenza ontologica tematizzata da Heidegger. Da cui la radicale problematicità della stessa differenza tra una concezione concreta ed una astratta della differenza. Così come della differenza tra la determinatezza e il suo esistere. Secondo quanto messo in luce dalla struttura trinitaria e dalla sua costitutiva aporeticità. E dal libero risuonare del suo ritmo.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons