Pensieri

Subito dopo la celebrazione del Natale di Gesù, il mondo cristiano ricorda la Sacra famiglia. Nella foto una celebre rappresentazione della famiglia di Nazareth di Federico Barocci.
Natività

Oggi in cui per un’idea si sacrificano uomini e cose, si mettono in pericolo vite e l’intera umanità, è necessario che ogni singolo cristiano ed ogni piccola o grande società vivano in funzione dell’unica idea che va salvata, dell’unica fede che ha da sopravvivere per il bene di molti e dell’intera umanità. La fede in Dio. È vero che [le porte degli inferi] «non prevarranno», ma quante vittime in meno, quanti dolori si potrebbero risparmiare…

 

Così oggi anche la famiglia cristiana deve sentirsi, forse più che in altri tempi, una cellula viva della Chiesa.
Se padri e madri, marito e moglie con figli soprannaturalizzano il loro amore naturale, attimo per attimo, guardandosi tra loro anche come fratelli in Cristo, amandosi a vicenda come Gesù ha comandato, Cristo non potrà non adempiere la sua promessa che è quella d’esser presente fra coloro che sono uniti nel suo nome.

 

Allora ogni nucleo familiare può rispecchiare meglio la famiglia di Nazareth che Dio compose e plasmò col più squisito senso familiare, col più angelico affetto naturale, ma per il fine più eccelso e soprannaturale, meno egoistico e più aperto, sull’intero mondo di ieri, di oggi, di domani: la redenzione che il Figlio adempì, cui la madre concorse, per la quale il padre putativo diede il suo contributo di rinuncia, di riverenza, di lavoro, di candido e disinteressato amore.

 

Famiglie cristiane unite a mo’ di quella, dischiuse a mo’ di quella, diventano con ciò fortezze […] in mezzo al mondo, salvaguardia dei migliori valori umani e cristiani.

Chiara Lubich

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