Pensieri
Fin dal primo numero Città Nuova offrì ai lettori articoli o brevi pensieri di Chiara Lubich, vere meditazioni come queste che pubblichiamo.
Fin dal primo numero Città Nuova offrì ai lettori articoli o brevi pensieri di Chiara Lubich, vere meditazioni come queste che pubblichiamo. Pagine che furono da sempre le più lette, tanto che ben presto, raccolte in agili volumetti, divennero veri best seller che formarono il pilastro portante su cui si fondò la neonata casa editrice. Riproponiamo qui quelle apparse sul numero di Natale del 1960.
«In verità vi dico che hanno ricevuto la loro ricompensa». Tremende parole… E sono vere come è vera ogni altra parola del Vangelo…
«Signore, dammi la grazia di nascondere nel segreto ogni opera che faccio e che la destra mia non sappia quello che fa la sinistra».
«Signore, che abbia l’ardire di sorridere sopra il dolore che attanaglia affinché gli altri non vedano la poca penitenza che posso offrirti… affinché quando, fra giorni, mi presenterò a te, non mi trovi a mani vuote».
Mio Dio, ti ringrazio di avermi comandato di amarti con tutto il cuore. Trovo che ogni volta che obbedisco al tuo imperativo il mio animo acquista l’equilibrio e la mia persona la sua dignità presso gli uomini.
A due passi dalla morte…
A due passi da morti mille volte più crude della morte fisica.
Ave Maria… prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte…
La croce è occupata da Gesù da una parte sola… è perché l’altra è il nostro posto.
Tu sempre solo nel Tabernacolo.
Noi per strada, a casa, a scuola, in ufficio.
Sei fra noi, eppure sembri separato: separato dal nostro poco amore che non ti comprende.
Eppure, se quello che hai comandato fosse vita tra i fratelli tuoi, essi non avvertirebbero di lasciarti quando escono di Chiesa; e strade e tabernacoli avrebbero un unico sbocco: il Regno di Dio fra gli uomini!
Nutrici, Signore, ogni mattina della tua carne, ma rendici docili affinché s’affretti l’ora in cui puoi nutrire gli istanti tutti della nostra vita della tua presenza in mezzo a noi.