Parte il Salone! In scena, il Bene

Apre oggi a Torino la XXVII edizione della rassegna internazionale del libro, animata da un tema ambizioso: la "necessità del Bene". Questo il filo conduttore degli incontri e delle iniziative che si svolgeranno fino a lunedì prossimo. Ospite la Santa Sede, che esporrà nel suo padiglione alcuni tesori della Biblioteca vaticana
XXVII edizione del Salone internazionale del libro

Bene in vista! È questo il titolo del XXVII Salone internazionale del libro che apre oggi a Torino, e durerà fino a lunedì 12 maggio. Un titolo impegnativo, e una bella sfida. Si sa che in letteratura il bene, il bello, non funzionano. O almeno, sono così difficili da rappresentare in modo interessante da rendere l’impresa scoraggiante anche per i più abili maestri della penna. Per rendere interessanti i “buoni” Don Chisciotte e Pickwick, i loro autori Cervantes e Dickens hanno dovuto renderli comici. Era conscio di questa difficoltà il grande Dostoevskij che quando abbozzava la figura di uno dei suoi personaggi più formidabili, il principe Myskin, scriveva: «Tutti gli scrittori che hanno pensato di raffigurare un uomo positivamente bello, si sono dati per vinti. Perché si tratta di uno sforzo grandioso. Il bello è l’ideale, e l’ideale, sia quello nostro, sia quello della civilizzata Europa è ancora lungi dall’essere elaborato. Al mondo c’è una sola persona totalmente bella: Cristo».

Ma oggi il bene non è più un’opzione. Susanna Tamaro, madrina di questa edizione del Salone 2014, terrà la prolusione inaugurale sulla “necessità del Bene”. Il Bene, in questi tempi di crisi diventa necessario: e su questa necessità si snocciola il filo conduttore del Salone che sarà  inaugurato dal ministro per i Beni e le Attività culturali e il Turismo Dario Franceschini. Si affronteranno le tematiche del bene in tutte le forme, dalla finanza alla giustizia, dalla cultura all’idea di Europa: ne parleranno il ministro della Giustizia Andrea Orlando ed Enzo Bianchi, Ernesto Galli della Loggia, Massimo D’Alema ed Emma Bonino, tanto per citare alcuni nomi.

Sarà perché il tema è il Bene? Comunque, il Paese ospite quest’anno è la Santa Sede (che, ricordiamolo, non coincide con lo stato della Città del Vaticano, ma rappresenta l’universalità dell’istituzione cattolica) che, come ricorda il card. Ravasi, «ha nel suo Dna l’elemento fondamentale del libro a cominciare ovviamente dalla Bibbia, che in greco vuol dire libri al plurale e racchiude al suo interno ben 73 testi, e della stessa lettura».

Il padiglione della Santa Sede sarà dominato da una cupola formata da libri, la pianta del padiglione e la cupola corrispondono al progetto per la nuova Basilica vaticana che aveva elaborato il Bramante. Nel padiglione saranno esposti alcuni tesori della Biblioteca Vaticana, per qualità la maggiore al mondo, tra cui: un antichissimo testo in greco di Omero, un prezioso Libro d’Ore miniato e i disegni di Botticelli per l’Inferno di Dante.

Per il resto tanti e tanti interventi ed eventi, ma soprattutto… tanti libri, che speriamo vengano letti. Dato che, come diceva Daniel Pennac: «Il piacere di leggere allunga la vita come il piacere di amare».

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