Come parlare del Sinodo ai ragazzi
«Loro sono accanto a noi, spesso sono proprio loro che ci spronano ad essere coerenti nel vivere da cristiani. Gli anni vissuti accanto agli adolescenti mi hanno allenato a mettermi in crisi e a coltivare quel seme che a volte giace nel buio di un fallimento o di una difficoltà. Capivo che sarebbe stato un lavoro straordinario, non nel senso che sarebbe stato un capolavoro, ma che mi avrebbe richiesto un impegno che andasse fuori dall’ordinario».
Da questo stimolo, dall’iniziativa del Movimento dei Focolari in Italia, dalla creatività e dall’esperienza ultradecennale di Agostino Spolti presso il Centro internazionale Ragazzi per l’unità, sono dunque nati due personaggi di fantasia: Teo e Kery. Teo è il diminutivo di “teologia” e rappresenta un’esperienza di fede che porta alla santità. Kery invece viene da “kèrygma” e significa proclamare o annunciare la buona notizia. Queste giovani figure accompagnano i ragazzi nella loro formazione e comprensione dei documenti con un metodo adatto alla loro età. La proposta è fatta da quattro tipi di materiali: da un lato c’è una frase del Vangelo che viene commentata ogni mese con un linguaggio comprensibile agli adolescenti e viene messa come supporto nel cammino di crescita spirituale. In più, si è avviata una raccolta di esperienze su come i giovani vivono la Parola nel quotidiano. Infine, è stato disegnato un quiz a mo’ di feedback o riassunto di quanto condiviso. Tutto questo contenuto è raccolto in schede sintesi che si possono ottenere gratuitamente sia in cartaceo sia in formato digitale, e serve per alimentare il dialogo e creare comunità.
Infatti, l’esperienza sinodale, che si concentra su tre parole chiave – comunione, partecipazione, missione –, è da intraprendersi insieme alla comunità, insieme agli altri, nelle diocesi, «perché sia veramente ecclesiale ed efficace», come si legge sul sito ufficiale del Sinodo, www.synod.va. Se una cosa è stata resa esplicita nell’apertura di questo cammino comunitario, infatti, essa è la volontà di suscitare una “Chiesa diversa”, aperta alla novità, «dove tutti si sentano a casa e possano partecipare». Questo, senza ombra di dubbio, include le nuove generazioni; è indispensabile che anche loro si sentano parte non solo del presente, ma anche del futuro della Chiesa. «Personalmente mi sento ascoltata dalla Chiesa, ma tanti miei coetanei no», commentava una ragazza coinvolta nel percorso con Teo&Kery. E un altro: «La Chiesa ascolta e aiuta, ma dovrebbe essere più attenta a chi è in situazioni di difficoltà».
Interpellato sul compito che svolgono Kery e Teo, Spolti spiega che la loro funzione è quella di dialogare con gli adolescenti e guidarli «su un sentiero a mo’ di episodi in cui si mette in evidenza il camminare insieme, dove le parole del Vangelo fanno da segnali stradali a tutti quei giovani. La proposta di tradurre in vita la parola di Dio fa sì che essa sia la vera compagna di viaggio di ogni adolescente. Ma sappiamo che il materiale viene usato anche per gli adulti».
I personaggi Teo&Kery sono sempre più conosciuti: sono stati presentati in tv, durante un’intervista di Tv2000 per il programma In cammino, sia sul sito stesso del Sinodo, nella sezione “Risorse”. In più, stanno travalicando i confini nazionali: le prime schede sono già state tradotte in inglese, spagnolo, cinese, portoghese e ungherese. Il Catholic Education Office (Ceo) della Diocesi cattolica di Hong Kong e la Commissione diocesana di Hong Kong per il Sinodo dei vescovi hanno organizzato un incontro sul Sinodo. Presenti circa 500 presidi, membri del consiglio di amministrazione, insegnanti cattolici e assistenti pastorali di 110 scuole cattoliche secondarie ed elementari di Hong Kong. Nei due incontri, il materiale di Teo e Kery è stato presentato a tutti i partecipanti sia in cinese che in inglese come risorsa per la formazione dei ragazzi e delle ragazze cattoliche per imbarcarsi nel cammino sinodale insieme a tutta la Chiesa. I presidi, gli insegnanti e gli assistenti pastorali sono stati incoraggiati a promuovere e utilizzare il materiale per facilitare anche una consultazione con i ragazzi e le ragazze cattoliche anche a scuola. Il Ceo ha inviato i materiali direttamente a tutte le scuole e a tutti i partecipanti alla conferenza; il comitato della Diocesi di Hong Kong metterà i materiali sul sito ufficiale della Diocesi, su Facebook e YouTube. Così non solo gli insegnanti potranno approfittarne, ma anche i catechisti nelle parrocchie.
Tra i punti di forza di questa proposta spicca la sua versatilità, poiché il materiale multimediale elaborato è non solo condivisibile sui social, dove i giovanissimi sono molto presenti, ma dà anche la possibilità di riunirsi di presenza e confrontarsi con altre persone della stessa età in spazi appositi, aspetto della cui mancanza, specialmente gli adolescenti hanno risentito durante la pandemia. «Ricominciare, ripartire; ritrovarsi con gli amici, con le persone per noi importanti, incontrare persone che ci incoraggiano anche se non sanno ciò che è capitato, per me vuol dire mettersi in gioco nella comunità parrocchiale. Se c’è una persona che ha bisogno di parlare, devi ascoltarlo, interagire con lui perché l’amore reciproco illumina le menti», commentano alcuni educatori che hanno utilizzato le schede ideate da Spolti.